Battute finali per la trattativa per il contratto specifico di lavoro di Stellantis, Cnh, Iveco, Ferrari, iniziata a novembre. In tutto sono interessati oltre 60.000 lavoratori. All'Unione Industriali di Torino è in corso un incontro tra i sindacati firmatari del contratto - Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri - e le aziende per mettere a punto i testi, mentre venerdì è prevista la firma. A Torino sono attesi, infatti, i segretari generali della Fim, Ferdinando Uliano, della Uilm Rocco Palombella, della Fismic Roberto Di Maulo, della Uglm Antonio Spera e dell'Associazione Quadri Giovanni Serra.
"Rinnovando questo biennio 2025-2026 - spiega Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm e responsabile automotive - speriamo di completare il lavoro iniziato due anni fa di salvaguardia del potere d'acquisto a fronte di un livello molto alto di inflazione. Nel 2023 avevamo rinnovato per quattro anni la parte normativa e per soli due anni quella economica. Ora dobbiamo completare il lavoro. La crisi violenta del settore auto rende il negoziato più difficile, ma la fiducia fra le parti in un sistema collaudato di relazioni industriali ci fa sperare di raggiungere l'obiettivo in tempi rapidi".
"Cercheremo di chiudere la parte economica del contratto. Le condizioni ci sono. Sarebbe un risultato molto positivo data la situazione generale della categoria" osserva Stefano Boschini, coordinatore del settore automotive della Fim Cisl nazionale.
"Abbiamo condiviso i testi del nuovo premio di risultato e della commissione inquadramento con Stellantis - spiegano i sindacati in una nota, dopo l'incontro di oggi - analogamente a quanto già fatto con Cnh e Iveco. Ferrari invece manterrà le specificità del proprio accordo aziendale. Quanto al nuovo premio di Stellantis vengono accolte le nostre richieste di abolire la soglia del free cash flow, nonché di avere un momento di verifica dell'andamento semestrale; inoltre, fermo restando l'indicatore di redditività Aoi, è stato aumentato il correttivo degli indicatori locali dei costi di trasformazione, della qualità e delle quote di mercato, in modo tale da portare l'ammontare massimo del premio dal 10,5% all'11,55% della paga base annua. Ca Bank, Leasys e Comau avranno un proprio premio specifico". E' anche ripresa la discussione sull'aumento della paga base: "siamo consapevoli delle difficoltà industriali, ma decisi a ottenere un aumento dignitoso per i lavoratori, che recuperi integralmente il potere di acquisto eroso in questi anni" dicono i sindacati.
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