L’ingegnere Ivan Pescarin è il presidente dell’Aeg, la potente cooperativa dell’energia e del gas di Ivrea. Giunto al dodicesimo anno di mandato e al settantanovesimo di età, si è chiesto se fosse il caso di cedere il passo alle nuove leve. E si è risposto di no. La forza fisica c’è, la voglia pure. Quanto all’esperienza, il suo punto debole, non può che crescere con il numero delle primavere. Perciò lo statuto in via di approvazione prevede che il presidente della società possa continuare a presiedere fino a novant’anni. A quel punto si vedrà: perché mettere limiti alla Provvidenza? Accontentiamoci di averli messi alla Previdenza.

La novità è stata criticata da una parte minoritaria del consiglio di amministrazione. C’era da immaginarselo: i settantenni mordono il freno, avanzano pretese. Portate pazienza, ragazzi, arriverà anche il vostro turno. L’importante è la salute: conservarla, intendo, in attesa del tempo delle responsabilità, che con il prolungamento dell’età media potrebbe slittare per voi al secondo secolo di vita. Rimane intatto il dramma dell’adolescenza, la fase esistenziale più difficile, che ormai si estende dai sedici ai sessant’anni ed è contraddistinta da sbalzi d’umore, amori infelici, lavori precari. Sarà invece risolto a breve il problema del ricambio generazionale. Nel giorno del suo centocinquantesimo compleanno, ritenendo esaurito il suo mandato, l’ingegnere Ivan Pescarin accetterà con un sospiro la presidenza onoraria.