Non solo tradizioni religiose, ma anche tante abitudini laiche a Pasqua e Pasquetta. Visite culturali, pranzi e in qualche caso si può anche andare a fare la spesa nel giorno festivo. Il meteo non promette sole continuativo.
Da dove nasce la tradizione dell’uovo di cioccolata?
È dalla metà dell’Ottocento che in Italia e in Francia c’è la tradizione dell’uovo di cioccolato sottile con dentro una sorpresa, un dono. Prima si facevano cioccolatini a forma di uovo e prima ancora si regalavano uova di gallina, simbolo di rinascita, già nel modo greco e persiano.
Lo spiega Domenico Pignone, dell’Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr di Bari.
Come si sceglie l’uovo?
Il cioccolato fondente è più salutare di quello al latte. Per definirsi cioccolato, spiega Altroconsumo, il fondente deve contenere almeno il 35% di cacao e il 18% di burro di cacao, quello al latte almeno 25% di cacao e 14% di latte. Si possono usare i termini superiore, fine o finissimo quando si superano queste percentuali. Il termine puro indica invece l’assenza di oli tropicali o altri grassi vegetali.
Colomba.
Risale solo al Novecento la commercializzazione della colomba pasquale. Il nome del dolce viene dal latino columba, una radice indoeuropea che significa scuro, non chiaro come è il colore delle colombe.
Agnello.
Coldiretti ha preparato un vademecum antifrode per la Pasqua. La carne di agnello non ha l’obbligatorietà di indicazione di origine e Coldiretti invita a utilizzare allevatori conosciuti o macellai di fiducia ricorrendo a prodotti IGP.
Uova di gallina.
Attenzione alla lettura delle etichette. Il codice distingue il tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all'aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), lo Stato, l’indicativo Istat della provincia e dell’allevatore. La categoria A è per il consumo umano, B per quello industriale e poi ci sono le distinzioni in base al peso da S a XL.
Vegetariano.
Per chi vuole allontanarsi dalla tradizione, intesa come l’agnello, si può provare il menu tutto vegetariano della Lega Antivivisezione. Una pagina è dedicata anche alle ricette pasquali.
Beni Culturali.
Il ministero dei Beni Culturali pubblica sul proprio sito l’elenco di musei e aree archeologiche aperte durante le giornate festive di Pasqua e di Pasquetta. A Roma sono aperti nelle festività i musei civici. Lo stesso vale per Milano. Da controllare di caso in caso chi ha deciso di restare comunque chiuso di lunedì come nel resto dell’anno. I comuni più importanti segnalano sul web aperture e iniziative per le feste.
Pompei.
A Pasqua si potranno ammirare tre nuove domus appena restaurate, quelle di Marco Lucrezio Frontone, Romolo e Remo e di Trittolemo.
Negozi aperti?
È una polemica che ritorna a ogni festività. La giornata è rossa sul calendario: molti negozi sono aperti, come concesso dalla normativa vigente, ma altrettanti sono chiusi, per scelta. Il lunedì dell’Angelo la maggior parte punti vendita sono aperti, il giorno di Pasqua invece sono eccezioni i supermercati a disposizione. I Sindacati del commercio hanno proclamato uno sciopero preventivo per le giornate di 20, 21, 25 aprile e 1 maggio per far cancellare il decreto per l’apertura continuativa dei punti vendita. Coop sceglie la chiusura 20 e 21 aprile. Esselunga chiude a Pasqua e il primo maggio, è aperta a Pasquetta e il 25 aprile.
Riciclare la carta dell’uovo.
Per mettere ordine alla fine delle feste. La carta dell’uovo di Pasqua non è carta, ma un misto in parte di plastica e va nell’indifferenziato. Ne trovate anche però con incarti realizzati con materiali riciclati e riciclabili oppure con materiali naturali come la carta seta. I supermercati britannici Sainsbury’s propongono punti di raccolta specializzati per carta stagnola, cartone e plastica.