potash road utah

Potash Road e Shafer Trail: selvaggia Scenic Byway tra Moab e Canyonlands

Febbraio 9, 2024 /

Durante un on the road dei parchi del West è un’impresa piuttosto complicata guidare lungo il Colorado River. In vari casi lo si vede dall’alto o da lontano, ma è difficile trovare una strada facile da percorrere che ci dia l’ebbrezza di sfrecciare con la nostra auto seguendo il corso del fiume più famoso del West. Bene, nei dintorni di Moab in Utah ci sono ben tre strade panoramiche che permettono di farlo: la più famosa è la UT-128 (nota come Upper Colorado River Scenic Byway),ma ci sono anche la Kane Creek Road e la UT-279, conosciuta anche come Potash-Lower Colorado River Scenic Byway.

In questo articolo vorrei parlarvi proprio della Potash Road e di tutte le escursioni che possono essere fatte lasciando la macchina sul bordo della strada o facendo brevi deviazioni. Non mi limiterò a descrivere solo il primo, agile tratto asfaltato di circa 27 km che costeggia il fiume, ma vi parlerò anche dei restanti 29 km di sterrata, che si inoltrano nei territori di roccia rossa più remoti e conducono dritti dentro Dead Horse Point State Park e poi Island in the Sky (il distretto di Canyonlands), arrampicandosi sui fianchi del canyon lungo lo Shafer Trail: un tragitto non alla portata di tutti, ma assolutamente spettacolare.

Come raggiungerla

potash road moab

Come prima cosa, un paio di chiarimenti sul tipo di itinerario che andrete a percorrere. Tecnicamente si tratta di un loop su Moab, ma solo in pochi decidono di farlo tutto, perché i chilometri da fare sono molti e gran parte si svolgono su una sterrata che in alcuni punti può risultare complicata per chi non ha un po’ di esperienza di guida off road.

Da Moab

Venendo da Moab, troverete l’imbocco della Potash Road deviando dalla strada US-191 circa 2.5 km a nord del ponte sul Colorado River, in direzione Arches. Ecco il punto esatto su Google Maps. Da questo punto la strada asfaltata dura per 26 km, fino alla Potash Boat Ramp, dopo la quale inizia il tragitto sullo sterrato che vi porterà fino a Canyonlands.

  • Se avete intenzione di fare solo la strada asfaltata, dovrete tornare indietro sullo stesso tragitto non appena raggiungerete la Potash Boat Ramp. Sono 52 km in totale.
  • Se invece volete fare tutto il loop, continuate sullo sterrato fino a Island in the Sky seguendo l’itinerario indicato di seguito e tornate a Moab tramite UT-313 e US-191. Sono 107 km in totale, di cui 29 su strada sterrata. In questo caso dovrete pagare l’ingresso al parco di Canyonlands (la tessera parchi è accettata).

Da Canyonlands

Se vi trovate invece a Island in the Sky e volete raggiungere Moab tramite la Potash Road, appena 280 mt dopo il casello d’ingresso del parco (1.5 km prima del Visitor Center) dovrete svoltare a sinistra. Questo è il punto preciso indicato su Google Maps. Da qui inizia la Shafer Canyon Road, il tratto di strada più complicato perché è quello che vi porterà sul fondo del canyon all’incrocio con Potash Road.

In generale, però, io sconsiglio di fare il loop in questo senso perché la discesa sui tornanti è più impressionante e potenzialmente pericolosa rispetto alla salita.

Mappa dell’itinerario (loop)

Questo qua sotto nella mappa è il loop della Potash Road. Se volete fare solo la strada asfaltata da Moab, dovrete tornare indietro quando raggiungete la Potash Boat Ramp.

La strada asfaltata

Cominciamo il nostro on the road da Moab. Giriamo sulla UT-279 seguendo il cartello verde recante l’indicazione per Potash. Dopo circa 3 km noteremo che la strada affianca finalmente il Colorado River, ed è qui che cominciano le attrazioni on the road.

Portal Overlook Trail e Wall Street

wall street moab

Dopo 6.4 km, sulla vostra destra vedrete un’area alberata ai piedi di uno cavità di roccia rossa: è il Jaycee Park Campground, un piccolo spazio verde molto gradevole con vista sul Colorado e sulle rocce di Moab.

Da qui vedrete l’indicazione per il Portal Overlook Trail, un sentiero poco conosciuto che conduce fino in cima alla rupe, dove si trova un punto di osservazione su tutta la valle di Moab. Dopo un pezzo a piedi nel bosco lungo la strada, si comincia a salire sui tornanti e si procede su ripide lastre di arenaria senza protezione. La distanza totale (andata e ritorno) è di circa 5 km: può essere una discreta opzione raggiungerlo, ma solo se avete molto tempo a disposizione. Diciamo che vi aspettano sentieri molto più belli!

Poco dopo il Jaycee Park, vi renderete conto che sulla strada incombe un’altissima parete di arenaria liscia, chiamata Wall Street. Questa muraglia rappresenta una vera e propria sfida per gli scalatori su roccia, tanto che è difficile passare in macchina senza vedere qualcuno che tenta l’impresa, specialmente durante la bella stagione.

Longbow Arch

longbow arch moab

Chi l’ha detto che gli archi di roccia migliori sono tutti ad Arches? L’area di Moab è piena di queste meraviglie naturali, e lungo la Potash Road ce ne sono almeno 3 degni di nota. Il primo, ma non il migliore, è il Longbow Arch. Di seguito, ecco come raggiungerlo.

Poco dopo Wall Street, vedrete due cartelli che indicano Spider Trail e Dinosaur Tracks: seguite la brevissima strada sterrata che sale sulla collina e lasciate la macchina nel parcheggio. Alle spalle del bagno parte il sentiero verso Longbow Arch, che si inerpica sulla roccia e successivamente si svolge sul letto un di fiume (prosciugato, chiaramente!), con passaggi su roccia e su sabbia che vi rallenteranno un po’. Segnalo che dopo un po’ occorre anche aiutarsi con un sostegno di ferro per un passaggio complicato.

Il percorso non è ben tracciato e – siccome molto probabilmente lo farete in solitudine – per orientarvi dovrete seguire i segni verdi, quando disponibili. Lungo il tragitto potrete vedere anche delle impronte di dinosauro (coordinate) e degli antichi petroglifi (coordinate). Dopo circa 1.7 km e 135 mt di dislivello troverete l’arco. Tornate poi alla macchina sullo stesso sentiero.

Corona Arch e Bowtie Arch

Dopo la deviazione verso Longbow Arch, la strada segue un’ampia ansa del Colorado. A 6,5 km dal parcheggio di Spider Trail si trova l’imbocco del sentiero che conduce a due archi di gran lunga più scenografici del Longbow Arch: Corona Arch e Bowtie Arch. Lasciate l’auto nel parcheggio sulla destra e cominciate il sentiero, ma non prima di aver dato un’occhiata alle indicazioni e ai consigli stampati sul cartello nei pressi del trailhead.

Questo sentiero è ben segnalato, molto divertente e non troppo faticoso. Occorre superare i binari di un treno merci, proprio nel punto in cui essi entrano dritti in un canyon (fate una foto, una cosa del genere non si vede così facilmente!). Successivamente, occorrerà aiutarsi con una scaletta e una fune per superare alcuni punti un po’ più difficoltosi sulla roccia. Il momento più emozionante è però quando ci si trova al maestoso Corona Arch, che in verità è a metà tra il ponte naturale e l’arco naturale, rimanendo attaccato per metà alla roccia.

Appena prima del Corona Arch, sullo stesso sentiero vedrete anche il Bowtie Arch, più che altro un largo foro nella roccia. Può essere molto divertente cercare di arrivare più sotto possibile per fare la foto perfetta al cielo ritagliato dal foro. A metà strada tra l’arco e il parcheggio si trova anche un sentiero secondario che conduce al Pinto Arch. Anch’esso molto bello, però si trova più in alto rispetto al sentiero principale, e richiede di fare alcuni passaggi sulla roccia liscia.

Jug Handle Arch e Long Canyon Road

Dopo il parcheggio del Corona Arch, la strada comincia a costeggiare i binari del treno che, come vedremo, arrivano alla zona di lavorazione del cloruro di potassio (potash) della compagnia Intrepid Potash (da cui il nome della strada, appunto). Dopo 5.6 km vedrete il Jug Handle Arch, ben indicato a destra su un lato della strada. Immediatamente dopo l’arco, si trova l’incrocio con la Long Canyon Road.

Questa incredibile strada sterrata è sconosciuta alla gran parte delle persone ma, se si è dotati di tempo e soprattutto di un 4×4 (o al limite una macchina con la scocca rialzata), vale davvero la pena percorrerla. La Long Canyon Road è in gran parte esposta su un burrone senza protezioni, e si inerpica in salita sui tornanti fino al Pucker Pass, dal quale si gode di viste incredibili sul canyon e su tutta la zona.

Lo sterrato è in buone condizioni e la strada abbastanza larga da far passare una macchina nel senso opposto, ma se non siete abituati a questo tipo di guida vi consiglio di fare molta attenzione. Tutta la strada nel canyon è meravigliosa, ma il momento più emozionante è quando si è obbligati a passare sotto a un enorme masso crollato dalla parete rocciosa.

Non si tratta di un loop, quindi dovrete percorrere i suoi 7 km nel senso opposto se volete tornare sulla Potash Road. In ogni caso è utile dire che, quando si arriva in cima al canyon (Pucker Pass), la strada continua su una mesa che conduce proprio al Dead Horse Point State Park. Se siete in vena di avventure, e vi andrebbe di raggiungere il parco statale da una strada alternativa rispetto a quella tradizionale, con la mappa sottostante sapete come fare.

Potash Boat Ramp

Il punto di arrivo della parte asfaltata della Potash Road è la Potash Boat Ramp, uno scivolo di alaggio utilizzato per tour in barca turistici nel Colorado. L’area (sotto la tutela di National Park Service) è dotata di un bagno e di tavoli da pic nic ombreggiati dagli alberi. Prima di tornare indietro verso Moab o continuare verso Canyonlands, si può anche solo parcheggiare l’auto e avvicinarsi alla riva del Colorado per godere di una bella vista sulle creste rocciose che si specchiano nell’acqua.

La strada sterrata

Dalla rampa sul Colorado comincia un on the road completamente differente. Come dicevo prima, per ragioni di tempo e sicurezza non tutti potranno farlo: la strada è infatti lunga, dissestata e, nell’ultima parte dell’on the road, anche non banale alla guida. Non faccio fatica però a dirvi che quella che sto per descrivere è la parte più emozionante della Potash Road, perché è da qui in avanti che si entra nella parte più selvaggia: prima sul fondo del Dead Horse Point State Park e poi nel cuore dello Shafer Canyon di Canyonlands.

Potash Evaporation Ponds

potash evaporation ponds

Circa 5 km dopo la rampa, vi troverete davanti a uno spettacolo a dir poco surreale: le vasche di evaporazione del potassio. Questo lago multicolore dalla forma geometrica appare dal nulla dietro una rete protettiva, immerso nel panorama roccioso dello Utah: la vista di queste vasche crea un assurdo senso di estraniamento. Come si spiega tale colorazione dell’acqua? Come accennato, la compagnia Intrepid Potash produce cloruro di potassio, il quale solitamente conferisce naturalmente un colore rossastro agli stagni di evaporazione. Qui l’acqua viene trattata con dei coloranti (prevalentemente blu scuro, ma non solo) per accelerare l’assorbimento della luce solare. In questo modo l’acqua evapora più velocemente e assicura un più rapido raccolto dei residui salini, pronti per il trattamento.

Il risultato estetico è un po’ strano, e non tutti vedono di buon occhio l’operazione: a quanto pare però, i coloranti utilizzati dalla Intrepid Potash vengono monitorati con attenzione affinché il loro uso sia conforme alle linee guida ambientali. Mi raccomando! Non avvicinatevi troppo agli stagni: il cloruro di potassio è tossico.

Thelma & Louise Point

thelma e louise point

Lasciamoci alle spalle le colorate vasche tossiche della Intrepid Potash e continuiamo il nostro on the road per altri 5 km, per raggiungere quello che è il punto più cinematografico della Potash Road. Se siete stati al Dead Horse Point State Park, dall’alto della terrazza panoramica avrete visto sotto di voi (e invidiato) delle macchine che guidavano su una strada alla base del canyon. Bene, quelle macchine stanno percorrendo proprio la Potash Road, all’incirca nel punto immortalato dalla scena finale del film Thelma & Louise.

Le due protagoniste si gettano nel fiume Colorado con la loro macchina non dal Grand Canyon (come la sceneggiatura vorrebbe far credere) ma da qui, un punto panoramico eccellente ed inedito sull’ansa del fiume e su tutto il territorio circostante. Dal punto indicato è possibile anche avvicinarsi un po’ di più al burrone con la macchina lasciando la strada principale: potete arrivare qui e qui.

Dal Thelma & Louise Point non si vede bene il costone roccioso sul fiume che ha reso famoso il Dead Horse Point State Park. Per trovarvi proprio davanti a questo punto dovrete continuare sulla Potash Road per ulteriori 2.6 km. In questo punto preciso si trova il Gooseneck Overlook: impostate le coordinate sul vostro navigatore per non rischiare di perdervelo.

South Fork Shafer Canyon

shafer canyon moab

Dopo il Gooseneck Overlook occorre fare un po’ attenzione: la strada non segue più il fiume ma comincia a scendere. In corrispondenza dello South Fork Shafer Canyon ci si inoltra per un breve tratto sul fondo di un fiume: la strada è molto diversa dalla precedente perché si guida tra i versanti del canyon e non sulla mesa in un panorama aperto sull’altopiano. L’esperienza di guida è altrettanto divertente ma possono esserci anche parti un po’ più complesse, con buche e passaggi su roccia.

White Rim Road verso il Musselman Arch

musselman arch moab

Dopo circa 4 km di guida nel fondo del fiume, si ritorna uno scenario molto più vasto: vi trovate finalmente sul fondo dello Shafer Canyon vero e proprio. Siete praticamente a piedi dell’altopiano di Island in the Sky, e coloro che sono affacciati in quel momento allo Shafer Canyon Overlook di Canyonlands forse vi vedranno come un puntino lontano. Poco dopo, ben indicato, troverete in fatti un bivio che vi indicherà la confluenza con la Shafer Canyon Road, la strada che vi permetterà di risalire fino in cima, dove si trova la strada principale del parco.

Fate attenzione! Al bivio dovrete andare a destra seguendo per il Visitor Center, perché altrimenti entrerete nella White Rim Road, una strada che va da tutt’altra parte. L’unico motivo per percorrerne un breve pezzo è il Musselman Arch, un ponte roccioso sospeso sul ciglio di un burrone, sul quale è anche possibile salire per misurare il proprio coraggio. Intorno ci sono anche delle formazioni rocciose che possono ricordare quelle di Goblin Valley. Questo ponte-arco si trova a 5.4 km dal bivio tra la Potash Road e la Shafer Canyon Road.

A differenza della Shafer Canyon Road, la White Rim Road continua a seguire il corso del Colorado. Bisogna fare attenzione, perché ci sono punti in cui la strada è esposta sul precipizio, ma il vantaggio è che si possono raggiungere altri punti di osservazione che permettono di vedere Dead Horse Point State Park da ovest. A questo questo link, le coordinate per un bel punto panoramico esposto sul fiume Colorado.

Shafer Trail

shafer trail

Torniamo al bivio. Da qui la Shafer Canyon Road, detta anche Shafer Trail, comincia a salire progressivamente, offrendo i suoi panorami eccezionali su tutta la valle. Le cose si fanno serie dopo circa 2-3 km di sterrato, quando iniziano i ripidi tornanti che scalano il versante occidentale del canyon, inerpicandosi su fino in cima. Questa è certamente la parte più impegnativa di tutta la strada panoramica da Moab a Canyonlands. Io consiglio a tutti di percorrerla in salita (quindi venendo da Moab), che risulta meno impressionante e difficile rispetto alla discesa venendo da Canyonlands.

Dopo i tornanti, raggiunta una sufficiente altezza, si continua a costeggiare il bordo del canyon per circa 3 km (vedi foto sopra), quando poi si raggiunge la Island in the Sky Road: durante l’ultimo pezzo di salita, quando trovate uno spiazzo abbastanza largo, fermatevi per godere del panorama sul canyon, perché rimarrete sempre più a bocca aperta man mano che salite.

Questo tratto finale di strada (dal fondo del canyon fino alla strada del parco), come quelli dopo la South Fork dello Shafer Canyon, sono il motivo più lampante per cui sarebbe meglio avere un 4×4.

Island in the Sky (Canyonlands)

shafer canyon overlook

E così il vostro on the road sulla Potash Road e sulla Shafer Canyon Road è finito. Ora vi aspettano le comode strade asfaltate e i panorami di Island in the Sky, il distretto di Canyonlands più semplice da visitare. Come anticipato, se volete farvi un’idea di dove eravate fino a poco prima, raggiungete lo Shafer Canyon Overlook e lo Shafer Trail Overlook, che vi mostrerà la parte di strada sui tornanti.

Mappa delle attrazioni

Quale macchina noleggiare?

shafer canyon road

Mi riferisco ovviamente solo alla parte su strada sterrata: se ne avete la possibilità, guidate un 4×4, perché vi consentirà una maggior tenuta della strada nei punti più dissestati della strada. Tuttavia, se avete noleggiato un SUV o una macchina con una sufficiente altezza dal terreno, potrete comunque avventurarvi su Potash Road e Shafer Trail, ma con la dovuta cautela e ricordando che le assicurazioni incluse nel noleggio non coprono danni su strade sterrate. Evitate di fare la seconda parte di questa strada panoramica se avete una macchina di categoria inferiore a quelle indicate.

Consigli per il noleggio auto

Qua sotto trovate un video che vi dà un’idea di tutto il percorso.

Tour organizzato

Non avete la macchina adatta, il tempo o il coraggio sufficiente per avventurarvi lungo questa splendida strada? Niente paura: esiste la possibilità di un tour organizzato che vi permetterà di fare quest’esperienza. Cliccate il link sottostante per avere maggiori informazioni in merito.

Tour in jeep sulla Potash Road

Dove dormire?

Sia che facciate l’intero loop, sia che vi limitiate a fare solo il pezzo su strada asfaltata con qualche sentiero, la scelta migliore per il pernottamento è sempre Moab. Qua sotto trovate alcuni consigli mirati per un pernottamento in città.

Consigli per il pernottamento a Moab


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Bernardo Pacini

Scrivo di viaggi in USA e Spagna, ma ho pubblicato anche alcuni libri di poesia e traduzioni di poeti americani. Tra le mie passioni, oltre ai viaggi, la letteratura, la musica prog, la Fiorentina e la buona cucina.

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