Leonardo DiCaprio. Avrebbe dovuto essere Leonardo DiCaprio, allora quindicenne, ad imbracciare la tavolette rossa assieme a Mitch Buchannon. L’attore, premio Oscar per The Revenant, aveva riposto le più rosee speranze nei casting che avrebbero deciso chi, tra i ragazzini d’America, avrebbe interpretato in Baywatch il figlio di David Hasselhoff. Ma Buchannon lo stroncò. Era vecchio, troppo vecchio, per recitare la parte del ragazzino. Così, liquidato Leo e il suo faccino da eterno bambino, i produttori optarono per Jeremy Jackson che, all’epoca, aveva appena 9 anni.
Pare impossibile eppure questo è uno dei tanti segreti di cui lo show più popolare degli anni Novanta è geloso custode. Nelle scose settimane, l’Hollywood Reporter ha voluto colmare il maggior numero possibile di lacune in attesa del film Baywatch, chiedendo ai produttori Michael Berk e Douglas Schwartz di confessare tutto quel che riuscivano a ricordare. Il risultato, riportato punto per punto nella gallery in alto, è una lista sorprendentemente lunga di paturnie e ossessioni.
Nicole Eggert, il cui corpo fasciato dal costume rosso ha fatto impazzire un ammontare infinito di adolescenti, non poteva reggere il confronto con Pamela Anderson. Si sentiva un pidocchio se paragonato alla bombastica playmate. Così, un bel giorno, capitò sul set con un seno nuovo di zecca, che fu foriero di problemi enormi. David Hasselhoff, prima donna dello show, tentò di far cacciare Pam, convinto che le «doti» della modella lo avrebbero messo in ombra. Gena Lee Nolin ebbe bisogno dell’ipnoterapia per recitare. E così via, in una sequela di ricordi che altro non fanno se non acuire la nostalgia di quanti hanno amato i bagnini come fossero reali.