Italia a parte, a Euro 2016 verrebbe da tifare Islanda. Mai qualificata, finora, agli Europei ci è arrivata facendo rimanere a casa l’Olanda. Nel gruppo F partiva cenerentola ed arrivata principessa, seconda a pari punti, 5, con l’Ungheria prima. Soprattutto davanti al Portogallo di Cristiano Ronaldo che, con la sua disponibilità economica, l’Islanda, intesa come l’intera squadra, se la potrebbecomperare. Pareggiare con i portoghesi ha il sapore che per noi la finale di un mondiale, passare il turno è stato come vincerlo e con la prospettiva di andare oltre nell'incontro con l'Inghilterra in programma lunedì alle 21 a Nizza.
La meraviglia della favola sta nel miracolo calcistico compiuto dalla gente comune. Il portiere ha ha una carriera alternativa come videomaker, quasi tutti i giocatori sono nati nella capitale, anche perché non è che ci siano molte altre città oltre a Reykjavík, il telecronista, Gudmundur Benediktsson, è un ex giocatore e commenta come se fosse in campo, tanto che il suo urlo è diventato virale. In Francia ci sono andati in cinquantamila sui 320mila abitanti totali dell’isola. Per intenderci abita più gente a Bari o Firenze che nell’intero paese. A Parigi, sugli spalti, c’era l’8% della popolazione. Il pallone non è lo sport nazionale, ma knattspyrna, in lingua originale, sta prendendo piede. Tanto che i negozi hanno chiuso in anticipo per permettere a tutti di vedere la partita con l’Austria. Con l'Inghilterra i precedenti non sono buoni, ma non si sa mai. Sono solo due e sono due amichevoli. 1-1 nel 1982 e 6-1 nel 2004 con doppietta dell'ancora presente Wayne Rooney.