Archiviate definitivamente l’immagine spigolosa e ruspante delle femministe di provata fede e il loro feroce tentativo di paralizzare la cura dell’immagine della donna. Oggi a far da contrappeso c’è la vulcanica Rihanna, che una ne pensa e cento ne fa.
Rivoluzionaria come ogni icona-pop intenta a far da megafono alle lotte civili e di emancipazione di genere, la star barbadiana nel giorno della Women’s March – la protesta anti-Trump che ha visto donne da tutto il mondo scendere in strada per manifestare contro le irrispettose e misogine dichiarazioni del neo presidente degli Stati Uniti – ha deciso di postare sul proprio account Instagram una foto inneggiante ai valori del neo-femminismo.
Nello scatto, infatti, Rihanna lancia un esplicito e vigoroso messaggio femminista: We Should All be Feminists (dovremmo essere tutti femministi), stampato sulla T-shirt bianca creata da Maria Grazia Chiuri per la sua prima sfilata come direttore creativo della maison Dior, indossata sotto un blazer gessato e sopra un paio di jeans lacerati ad arte.
La moda, si sa, è lo spirito del tempo che viviamo. Basterà una maglietta-manifesto – ancora una volta – a rivoluzionare, sensibilizzare e smuovere le masse? Le premesse, stando alle cronache recenti, ci sono tutte.