La memoria della shoah, in Germania, passa anche per un’app. Che ora ha bisogno del sostegno di tante persone per crescere e fermare nello scorrere del tempo digitale il ricordo di migliaia di vittime del feroce regime nazista. “Stolpersteine München”, le pietre d’inciampo di Monaco, è un’applicazione per smartphone firmata da Sascha Bertram, da un paio di giorni disponibile in rete.

Nel mondo fisico le pietre d’inciampo, ideate e realizzate negli anni dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono piccoli monumenti in bronzo al sacrificio di decine di migliaia di persone, incastrati come sampietrini tra le vie di diverse città europee, proprio di fronte a quelle che furono le abitazioni delle vittime prima delle deportazioni. Nel Vecchio continente sono più di 33mila. Tante, oltre 500, se ne possono vedere a Berlino. Molto poche, ventiquattro, a Monaco.

Nella capitale del Land bavarese l’amministrazione comunale le ha fatte togliere per decreto da tutte le strade pubbliche circa dieci anni fa, per rispetto alla memoria. Allora, nel 2004, era stata la presidente della comunità bavarese del culto ebraico, Charlotte Knobloch, a protestare per evitare che la memoria delle vittime fosse “letteralmente calpestata”.

Oggi l’app gratuita Stolpersteine München cerca di porre rimedio a quella decisione che ha privato turisti e cittadini bavaresi di uno strumento della memoria. “E’ un monumento digitale contro l’oblio”, ha spiegato Martina Bachmann dell’agenzia Partcours presentando l’iniziativa, finanziata anche con il contributo del dipartimento culturale della capitale bavarese. Chi si muove per le strade di Monaco da qualche giorno può visualizzare sul suo smartphone una mappa con le pietre d’inciampo virtuali. Basterà un tocco per aprire poi le biografie, in alcuni casi con tanto di foto, di quelle donne e uomini vittime della follia nazista. “In questo modo si può tenere la Storia stretta a sé”, ha aggiunto Bachmann.

Al momento le Stolperstein virtuali sono circa 210. Ma l’intenzione degli autori dell’app è quella di crescere. Per questo hanno creato un’iniziativa di crowdfunding , per cui ogni 10 euro donati permetteranno l’inserimento di un altro nome nella lista. “Sarebbe come costruire un museo virtuale fluttuante su Monaco”, spera Bachmann. Ebrei, Sinti, Rom, omosessuali, perseguitati politici. Solo nella capitale bavarese ci sono 8mila vite da onorare. E il progetto, come lo spazio virtuale, non ha confini.

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