Il settore assicurativo dell’Islanda ha superato la crisi finanziaria globale del 2008 in modo decisamente buono, aprendo la strada per la crescita futura. L’entrata potenziale del paese nell’Unione Europea potrebbe rafforzare ulteriormente il settore, secondo un nuovo report della società Timetric.

Il settore assicurativo islandese è uno dei più concentrati della regione nordica ed è composto prevalentemente da assicuratori domestici.

Secondo il report di Timetric, ci sono tredici compagnie assicurative che hanno la licenza di condurre le attività assicurative nel paese. Le quattro principali compagnie assicurative vita raccolgono più del 90% dei premi totali sottoscritti nel loro segmento.

Per lo più le compagnie assicurative creano joint venture con le banche o diventano parte di grandi gruppi bancari.

Tuttavia, le compagnie assicurative e le banche islandesi sono due entità separate. Come conseguenza, il settore assicurativo nel paese ha evitato gli effetti collaterali del collasso del settore bancario nel 2008, crescendo ad un compound annual growth rate (CAGR) del 5,2% nel 2012 in termini di premi lordi sottoscritti. Il settore è passato da 37.7 miliardi di corone islandesi (456.0 milioni di dollari statunitensi) nel 2008 a 46.2 miliardi di corone islandesi (370.5 milioni di dollari) nel 2012 e dovrebbe raggiungere i 60.4 miliardi  di corone islandesi (484.3 milioni di dollari) nel 2017, rappresentando un CAGR del 6.9% dal 2012 al 2017.