Tra gennaio e agosto sono state presentate all’Inail 419.400 denunce di infortunio sul lavoro (-0,6% rispetto allo stesso periodo del 2017), 713 delle quali con esito mortale (+4,5%). Le patologie di origine professionale denunciate sono state 40.219 (+2,3%). Complessivamente, i dati rilevati al 31 agosto hanno evidenziato, a livello nazionale, una diminuzione sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 360.344 a 358.515 (-0,5%), sia di quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, scesi da 61.625 a 60.885 (-1,2%). Dall’analisi per classi d’età emergono decrementi per i lavoratori tra i 30-44 anni (-4,3%) e tra i 45-59 anni (-1,6%). Viceversa, i lavoratori fino a 29 anni e quelli della fascia compresa tra i 60 e i 69 anni registrano un aumento pari, rispettivamente, al +3,5% e al +5,4%.

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi otto mesi del 2018 sono state 713, vale a dire 31 in più rispetto alle 682 dell’analogo periodo del 2017 (+4,5%). L’aumento è dovuto soprattutto all’elevato numero di decessi avvenuti nel mese di agosto di quest’anno rispetto all’agosto 2017 (92 contro 51), alcuni dei quali causati da incidenti plurimi, cioè quelli che causano contemporaneamente la morte di due o più lavoratori.

Nel confronto di periodo dei primi otto mesi, nel 2018 si sono verificati 15 incidenti plurimi che sono costati la vita a 60 lavoratori, rispetto agli 11 incidenti plurimi del 2017, quando le morti furono 34. Nell’agosto di quest’anno, in particolare, si è contato lo stesso numero di vittime (34) in incidenti plurimi dell’intero periodo gennaio-agosto 2017. Tra gli eventi più tragici del mese scorso si ricordano il crollo del ponte Morandi a Genova e gli incidenti stradali avvenuti in Puglia, che hanno provocato la morte di braccianti stranieri a Lesina e Foggia.

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