Ambiente

Brianzacque, un cogeneratore fornirà energia termica al teleriscaldamento di Monza

I lavori, dal costo di 4,7 milioni di euro, saranno conclusi per il prossimo inverno.

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Un maxi cogeneratore in grado di produrre energia termica, che andrà ad alimentare l’impianto di teleriscaldamento monzese, ed energia elettrica. E’ quello che entrerà in funzione il prossimo inverno nella sede di Brianzacque in via Fermi a Monza. Un progetto dal costo di poco più di 4,7 milioni di euro che è entrato già nel vivo e che è in fase di realizzazione. L’intervento è il frutto di una collaborazione tra, appunto, Brianzacque che fornirà e produrrà l’energia termica e ACSM AGAM che utilizzerà questa energia all’interno dell’impianto di teleriscaldamento della città di Monza. Il cogeneratore di BrianzAcque troverà posto nel cuore del depuratore, dentro una palazzina dismessa a seguito della recente ristrutturazione dell’impianto.

L’attivazione e la messa in funzione del cogeneratore, che alimenterà anche i macchinari del depuratore di San Rocco, permetterà una riduzione di 3mila tonnellate di anidride carbonica l’anno. Partner istituzionale del progetto, il Comune di Monza con cui le due aziende brianzole hanno siglato un accordo specifico nell’ambito dell’efficientamento energetico.

Nello specifico, una volta completata l’installazione, l’energia elettrica alimenterà le macchine al servizio della depurazione mentre l’energia termica, recuperata dai gas di scarico del motore e dal suo raffreddamento e inviata ad uno scambiatore, produrrà acqua calda che sarà immessa nella rete del teleriscaldamento. Da BrianzAcque, l’energia termica  andrà a riscaldare i quartieri di San Rocco e Triante e, in periodi di scarsità,  verrà trasportata fino alla zona Nord di Monza per la produzione di acqua calda sanitaria destinata all’ospedale San Gerardo.

La rete di teleriscaldamento è in fase di potenziamento in città (clicca qui). Conta una lunghezza di circa 30 km e raggiunge 330 condomini, oltre 20 edifici pubblici e commerciali. Acsm Agam già a partire da metà del 2018 ha avviato l’estensione della rete del teleriscaldamento nel quartiere San Rocco per oltre un chilometro che sarà completata nel mese di luglio.

“Questo impianto di cogenerazione rappresenta un risparmio in termini ambientali ed economici. Si tratta di un grande obiettivo che raggiungeremo il prossimo inverno e che è stato reso possibile grazie alla collaborazione concreta tra aziende del territorio, Brianzacque e ACSM AGAM– ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci-. Questa alleanza, che vede la partecipazione diretta anche dell’Amministrazione Comunale, rappresenta inoltre la traduzione del concetto di economia circolare nella realtà attraverso percorsi di sviluppo per cicli produttivi e di transizione energetica sempre più green”.

“Si tratta di un progetto reso possibile grazie alla collaborazione con le realtà del territorio. E’ un esempio virtuoso di collaborazione concreta che potrebbe essere esportato anche in altri comuni. Il progetto – hanno commentato  Paolo Busnelli e Paolo Soldani, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Acsm Agam, – si inserisce nel piano di potenziamento del teleriscaldamento, in corso di estensione nella zona di San Rocco e in altri quartieri della città. Oltre al valore industriale intrinseco, la cooperazione con la società locale che gestisce il ciclo idrico realizza valori chiave per le nostre politiche: l’efficientamento, il territorio, l’ambiente”. 

“Sulle tematiche ambientali – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Monza Martina Sassoli- il Comune ha messo in campo azioni strutturali e strategiche nell’ottica della sostenibilità e della valorizzazione delle risorse. L’investimento sul teleriscaldamento è un ulteriore segnale dell’attenzione della nostra Amministrazione ai temi del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente“.

Nel corso dello stesso intervento, BrianzAcque, oltre al cogeneratore, sta procedendo alla riqualificazione e al potenziamento del sistema ausiliario di riscaldamento fanghi mediante l’istallazione di due caldaie in grado di riscaldare i digestori bruciando il biogas prodotto dal processo di depurazione (le eventuali eccedenze di energia termica prodotte tramite il biogas rispetto alle necessità del processo verranno cedute anch’esse alla rete di teleriscaldamento).

 

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