Indossa un giubbotto da motociclista e ha un'aria dolce e simpatica. Stefano Accorsi si presenta così all'intervista per il lancio della nuova web serie #sensationdriver che ha diretto e interpretato per Peugeot, sei episodi (i primi tre già disponibili sul sito peugeotsensationdriver.it gli altri usciranno l'1, il 9 e il 15 marzo) ispirati ognuno a una sensazione. Sono situazioni cinematografiche che oltre a dare un palcoscenico al nuovo Peugeot Suv 3008, al Suv 2008, alla 208 GTi e la 308 Gti, permettono di ironizzare parecchio sul mestiere d'attore.
Lei è un po' cattivello in questi corti...
«Ci siamo divertiti a giocare con ironia e cinismo sullo stereotipo dell’attore. L’idea era cercare una strada che non fosse convenzionale e da questo punto di vista, il web te lo permette. Quando abbiamo parlato con Peugeot era importante che anche loro si trovassero d’accordo su questa linea. Non tutti avrebbero accettato».
Ma non teme che girare dei «corti» legati così tanto a un prodotto possano darle un’immagine troppo commerciale?
«A 24 anni ero nello spot del Maxi Bon. (Ricordate, two is megli che uan?). Avevo avuto dei dubbi se farlo o meno, ma in realtà mi ha dato una forte riconoscibilità e un rapporto diretto con le persone che guardavano la tv. Recitare è l’aspetto che mi attrae di più perché esplori e ti perdi in un personaggio, ma anche in una web serie ti esprimi ed è soprattutto un’opportunità».
Perché proprio Peugeot?
«È un'auto che ricordo fin da adolescente quando mio cugino meccanico aveva una 205 e io ne ero pazzo. Poi c’era il GT... Hanno un certo understatement, una qualità intrinseca e l’azienda accetta progetti anche tosti come il film Veloce come il vento dove interpreto un drogato inaffidabile. La nostra è una relazione “vaccaboia” (in casa Accorsi implica gaudio tanto che lo ha scritto su Instagram quando la pellicola ha vinto un premio)».
E si ricorda quando ha preso la patente?
«Certo! Avevo iniziato a studiare prima di compiere 18 anni e ho provato una gioia incredibile. Ho assaporato la libertà e sono potuto andare a fare il bagnino ai Lidi Ferraresi».
Qual è la sua strada preferita?
«Quella del piccolo e gran San Bernardo e qualsiasi itinerario si apra di colpo sul mare».
Un consiglio a chi guida….
«Bandite lo smartphone, è pericolosissimo!».