Biometano da fanghi, inaugurato il primo distributore

Il biometano da fanghi di depurazione trattato e immesso in rete presenta diversi vantaggi.

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ART-ER, Iren e Volkswagen hanno inaugurato il primo distributore a biometano da fanghi di depurazione a Reggio Emilia; alimenterà le auto metano della flotta IREN.

È previsto un test di due anni per valutare le prestazioni, su una percorrenza media di 15mila Km all’anno, di tre Volkswagen “Polo” alimentate con il biometano prodotto presso il depuratore di Roncocesi (RE).
Le performance delle vetture saranno valutate dall’ENEA, tramite tre prove: all’inizio, a metà e alla fine del periodo di test.
Nel depuratore, gestito da IRETI (gruppo Iren), viene generato biogas prodotto nella linea di trattamento del fango di depurazione. Il biogas è trasformato in biometano eliminando le componenti indesiderate e ha una percentuale di metano pari o superiore al 95%. Le caratteristiche qualitative lo rendono del tutto simile al gas naturale.

Biometano da fanghi

Renato Boero, Presidente IREN
L’azienda partecipa attivamente alla sperimentazione delle nuove fonti energetiche che derivano dalla visione di una economia circolare. Si tratta di una possibilità concreta per superare l’uso dei combustibili fossili. Il biometano prodotto dall’impianto di Roncocesi è una fonte energetica completamente rinnovabile. Sostituirà combustibili fossili ed eviterà così l’emissione di anidride carbonica aggiuntiva nell’atmosfera. Grazie al biometano, i veicoli che sono in fase di sperimentazione hanno un impatto ambientale quasi nullo. Iren crede fortemente in questa tecnologia, che si sta dimostrando capace di soddisfare le esigenze energetiche anche nel campo della mobilità sostenibile.

Palma Costi, Assessore regionale alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna
Il tema della sostenibilità delle produzioni e dell’economia circolare è al centro dell’agenda di questa Giunta. Sappiamo che il futuro si giocherà su un mix di misure che vanno dall’elettrico all’utilizzo di carburanti verdi. Nel Piano Energetico Regionale, il biometano è una delle vie verso la sostenibilità. Per questo ritengo l’accordo un passo importante, anche perché sancisce la collaborazione tra soggetti diversi che dimostra come grandi obiettivi, come quelli della sostenibilità, si raggiungono condividendo capacità, competenze e risorse. Ma soprattutto, perché c’è grande attenzione alla efficacia e all’impatto della misura, garantiti grazie ad un sistema di controllo puntuale.

Il biometano da fanghi di depurazione trattato e immesso in rete presenta diversi vantaggi

Questa soluzione può contribuire alla sostituzione delle fonti energetiche fossili con fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi UE al 2020. Può inoltre essere utilizzato per il settore dei trasporti, contribuendo al raggiungimento della quota del 10% da biocarburanti. Si raggiungerebbe così un risparmio logistico importante, grazie alla capillarità della rete nazionale del gas naturale. La piattaforma si integra inoltre con altre fonti energetiche rinnovabili non programmabili e intermittenti, come ad esempio il fotovoltaico.

Marina Silverii, direttore di ART-ER
L’apertura del distributore di biometano a Roncocesi fa parte di un ciclo di eventi per la chiusura del progetto Biomether. Nato nel 2013 con il finanziamento comunitario LIFE e della Regione Emilia-Romagna, tale progetto ha avuto la finalità di dimostrare che la produzione di biometano è sostenibile e replicabile. Lo sviluppo di questo progetto in Emilia-Romagna conferma la forte attenzione ai temi della sostenibilità. La regione è la prima in Italia per l’utilizzo di gas naturale per l’alimentazione dei veicoli e seconda per la produzione di biogas (16%), dopo la Lombardia (33%).