ROMA - Se la Gran Bretagna lasciasse l'Unione Europea, una delle più importanti Case automobilistiche locali - il Gruppo Jaguar Land Rover - potrebbe veder ridotti i suoi profitti di 1 miliardo di sterline, pari a 1,304 miliardi di euro, all'anno.
Lo riferisce Automotive News Europe sulla base di notizie provenienti dall'azienda.
Questa previsione, scrive il sito, riferita all'utile ante imposte per l'anno 2020, è basata sulla ipotesi di vittoria della Brexit e il conseguente ritorno del Regno Unito sotto le norme dell'organizzazione mondiale per il commercio, che prevede un dazio del 10% per le merci in uscita e del 4% per quelle in entrata.
Jaguar Land Rover (controllata dal gruppo indiano Tata) starebbe già studiando, per essere pronta a fronteggiare la nuova situazione, l'apertura di un ufficio continentale in un Paese Ue ed avrebbe congelato per il momento investimenti già programmati, come la costruzione di un nuovo stabilimento in Slovacchia e l'acquisizione della pista di Silverstone.
Jaguar Land Rover ha realizzato un profitto 2015/16 ante imposte di 1,6 miliardi di sterline e ha venduto lo scorso anno quasi un quarto delle oltre 520.000 vetture prodotte (comprese quelle fornite alla Famiglia Reale) proprio in Gran Bretagna, che è il suo più grande mercato d'Europa.