Economia

Iren, 3,3 miliardi di investimenti nel nuovo piano

I numeri della multiutility controllata dai comuni di Genova, Torino, Piacenza, Parma e Reggio Emilia: attesa redditività per oltre un miliardo

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MILANO - Investimenti per 3,3 miliardi di euro e una reddittività attesa per oltre 1 miliardo. Sono i numeri principali del nuovo piano industriale di Iren, la multiutility controllata dai comuni di Genova, Torino, Piacenza, Parma e Reggio Emilia che è stato presentato questa mattina alla comunità finanziaria. La società guidata da Massimiliano Bianco, nel nuovo piano punta a crescere ancora di più nei business dell'economia ciroclare e rinnova "la volontà di cogliere opportunità di sviluppo anche di dimensioni rilevanti". In pratica, è pronta a nuove acquisizioni non appena si presenterà l'occasione.
 
Secondo una nota della società si tratta di un "piano fortemente orientato allo sviluppo che prevede una crescita organica pari a 200 milioni di euro, sostenuta da investimenti nelle reti, nell’ambiente, per progetti riguardanti l’economia circolare e lo sviluppo di impianti di trattamento rifiuti, nel settore Energy grazie all’estensione del teleriscaldamento e a una maggiore flessibilizzazione degli impianti di produzione elettrica". A questi si aggiungono la riconferma delle concessioni in scadenza in ambito gas, servizio idrico integrato e raccolta rifiuti. Con le gare gas, Iren punta a raggiungere 2,25 milioni di clienti al 2024 "con un forte focus sullo sviluppo di servizi aggiuntivi come il new downstream, l’e-mobility, i pagamenti digitali e il miglioramento della customer experience".
 
Secondo Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo Iren, “il Piano Industriale 2019-2024 conferma l’impostazione strategica attuata negli ultimi anni, convalidandone i pilastri industriali di centralità e valore del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse e rivoluzione tecnologica. L’obiettivo del piano è quello di rafforzare il profilo industriale del Gruppo investendo nella crescita, nell’efficienza dei processi e nell’eccellenza operativa al fine di mantenere un ruolo centrale nel percorso di consolidamento del settore. A tal fine sono stati inseriti a piano progetti considerati opzionali lo scorso anno, incrementando del 10% il valore complessivo degli investimenti che raggiunge i 3,3 miliardi di euro.”