La sostenibilità delle utility italiane vale 11 miliardi

La decarbonizzazione vince su tutto, ma aumentano anche digitalizzazione ed economia circolare: ecco il report 2021 di Utilitalia sulla sostenibilità delle utility
Sostenibilità delle utility: i dati del report 2021

Quanto pesa la sostenibilità delle utility nel complesso viaggio della transizione ecologica italiana? In cifre, 11 miliardi di euro. Ci riferiamo al valore economico generato e distribuito dalle realtà che gestiscono energia, gas, acqua e servizi ambientali nel 2020, anno di riferimento del Report di Sostenibilità “Le Utilities italiane per la transizione ecologica e digitale 2021” di Utilitalia.

Un risultato in crescita rispetto allo studio precedente, che conferma gli investimenti in decarbonizzazione, circolarità e trasformazione digitale anche in piena emergenza pandemica. Azioni che creano valore sia per gli azionisti sia per i servizi erogati a cittadini ed enti locali.

Sostenibilità delle utility: cifre e strategie

In cosa consistono le cifre di questa transizione verde? La somma totale di 11 miliardi di euro tiene conto di quanto distribuito ai lavoratori, agli azionisti, alla Pubblica Amministrazione, ai finanziatori, alle comunità locali e reinvestito in azienda. A questo valore si aggiungono ulteriori 9 miliardi di spesa verso i fornitori, con 5 miliardi destinati a quelli locali.

Più precisamente, gli investimenti sostenibili delle utility italiane valgono 4,5 miliardi di euro e risultano così suddivisi:

La decarbonizzazione, che nel 2019 valeva 450 milioni, punta soprattutto sull’energia rinnovabile (46% degli investimenti) e sui mezzi green per la raccolta dei rifiuti, con 6mila mezzi a coprire il 22% del totale. Quanto alla digitalizzazione, oggi il 32% delle reti idriche risulta distrettualizzato, mentre i contatori intelligenti del gas sono circa il 68% dei dispositivi installati. Gli investimenti in economia circolare, anche se in calo, portano il sistema di riciclo al 91%, (contro il 78% dell’anno precedente). Il dato conferma il maggiore recupero di materia avviata a riciclo e un tasso di recupero dei fanghi che supera l’87%.

Cresce la “cultura” green

Insieme alla spesa, contano le strategie delle utility sostenibili. Il 56% delle aziende associate pubblica – anche in assenza di obblighi normativi – un rapporto di sostenibilità. Il 16% ha previsto una struttura dedicata e il 41% ha inserito degli obiettivi espliciti nel proprio piano industriale. Nell’ambito della salute e della sicurezza sul lavoro, poi, il 70% delle aziende monitora i near miss (i mancati incidenti), mentre sul fronte della parità di genere i consigli di amministrazione sono per il 35% occupati da donne.

Le imprese più votate alla sostenibilità ottengono performance migliori nei settori dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia

La top 15 delle utility sostenibili

Tra le imprese del report dedicato alla sostenibilità delle utility spiccano alcuni casi di eccellenza. Si tratta delle aziende “Utilitalia 15”, che fatturano nel complesso 25 miliardi di euro, prese come riferimento per analizzare i principali ambiti di intervento nel settore. Nel caso dell’acqua, le perdite percentuali di rete in Italia si assestano al 40%, dato che scende al 35% nel caso della top 15. Per la quota di fanghi da depurazione smaltiti in discarica, invece, si passa dal 13% del dato medio nazionale al 10% di questa classifica ristretta. Ancora, la raccolta differenziata delle aziende più votate alla sostenibilità raggiunge il 68% (contro una media italiana del 63%), mentre lo smaltimento in discarica crolla al 6% (media italiana 20%).

Sul fronte dell’energia, gli investimenti per abitante delle “Utilitalia 15” sono passati tra il 2019 e il 2020 da 74 a 91 euro, mentre gli smart meter gas in esercizio sono passati dal 70% al 73%. Insomma, oltre a supportare la green economy gli investimenti in sostenibilità assicurano migliori performance aziendali a vantaggio delle comunità servite. Perché ogni impresa, oggi, per essere competitiva deve necessariamente essere innovativa e sostenibile.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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