Starbucks pronto ad aprire 300 caffè in Italia

Il primo negozio sarà inaugurato a Milano nella seconda metà del prossimo anno. Poi arriverà Roma. Sviluppo in tutta Italia in 5-6 anni

L'inaugurazione nel 2018 del primo Starbucks in Italia a Milano sarà solo la punta dell'iceberg. Perché Antonio Percassi, presidente dell'omonimo gruppo immobiliare specializzato in negozi, ha spiegato che di insegne verdi, lungo lo Stivale, ne spunteranno a centinaia. “In tutto puntiamo ad aprire 200-300 punti in tutta Italia, pensiamo che nel mercato possa starci”, ha anticipato il partner di Starbucks in Italia.

In piazza Duomo a Milano, oggi, sono spuntate le prime palme del giardino sponsorizzato proprio dalla catena statunitense del Frappuccino. Un'oasi di piante tropicali e banani che anticipa di oltre un anno il taglio del nastro del primo negozio di Starbucks nel Belpaese. Il caffè di Milano, infatti, aprirà i battenti “nella seconda metà del 2018”, ha spiegato Percassi all'agenzia Radiocor. L'indirizzo è ancora da definire. Tra le cinque opzioni al vaglio del management, c'è l'ex Palazzo delle poste di piazza Cordusio, a cinque minuti a piedi dal Duomo.

Dopo una settimana dall'inaugurazione dovrebbero aprire altri 4-5 punti vendita tra Roma e Milano – ha aggiunto Percassi -. L'obiettivo è di aprire in tutta Italia in un arco di tempo di 5-6 anni”. Per un totale di 200-300 negozi della catena fondata da Howard Schultz. L'imprenditore statunitense ha sempre dichiarato di essersi ispirato a un viaggio in Italia, tra Milano e Verona, per migliorare gli affari della sua catena, avviata nel 1971.

Per questo Schultz ha sempre puntato a mettere un piede in Italia. Obiettivo più volte rimandato, finché l'imprenditore del caffè ha incontrato il signore dei negozi del Belpaese: Antonio Percassi. L'immobiliarista bergamasco ha già portato in Italia i Lego Store e Victoria's Secret, ha gestito le vetrine per Gucci, Polo Ralph Lauren e Nike, ha un proprio portafoglio di marchi a catena, come Kiko, Madina, Womo e Bullfrog.

Il gruppo Percassi “sarà proprietario e gestori dei locali”, si leggeva nel comunicato che annunciava la partnership con Starbucks. Era il 29 febbraio 2016 e l'apertura del primo caffè a Milano era programmata per l'inizio di quest'anno. Ma, per l'appunto, l'ingresso in Italia è un passo delicato, visto che Starbucks si confronterà con una rete di 121mila bar (stima della Federazione italiana pubblici esercizi). Il taglio del nastro è posticipato di un anno, seconda metà del 2018.

Percassi però punta a uno sbarco in grande stile: non uno, ma sei negozi in pochi giorni e poi una strategia di apertura a raffica. Fino a 300 punti di vendita che si sommeranno ai 23mila di Starbucks in tutto il mondo. Anche l'offerta sarà calibrata al mercato italiano. Il caffè di Milano apparterrà a una selezione di negozi più raffinati, con una rosa di prodotti più ricercata e una formula ispirata ai bar che negli anni Ottanta folgorarono Schultz.