Dolomiti Energia-Alperia alla conquista del Veneto 

Utility. Alleanza Trento-Bolzano per rilevare i 700 mila clienti gas della società «Ascopiave» Operazione tra i 300-400 milioni. Piano “benedetto” da Tonina: «Giusto fare massa critica»


Luca Petermaier


Trento. Un’asse Trento-Bolzano che corre fino al Veneto e punta ai 700 mila clienti della rete del gas di Ascopiave, la società veneta che si occupa della realizzazione e gestione di reti ed impianti per la distribuzione di gas metano ed energia elettrica.

È questo lo scenario che sta prendendo corpo sul fronte delle multiutility del Nord-Est, dopo la scelta del cda di Ascopiave di avviare un riassetto che prevede la cessione della maggioranza della società di vendita diretta di elettricità e gas e un rafforzamento, invece, sulle reti gas. In ballo, come detto, ci sono 700 mila clienti che fanno gola ai maggiori colossi italiani nel campo dell’energia e un’operazione complessiva che viene stimata nell’ordine dei 300-400 milioni di euro. L’interesse comune di Dolomiti Energia e Alperia è stato svelato dallo stesso ad di Alperia Johann Wohlfarter che, a Radiocor, ha spiegato come l’operazione potrebbe concretizzarsi in una «proposta dall'architettura potenzialmente aperta anche ad altri operatori del Veneto, a partire da Aim Vicenza e Agsm Verona, il cui eventuale apporto, aumenterebbe la scala competitiva della nuova realta».

Al momento, lo schema attorno al quale le due multiutility locali stanno lavorando in collaborazione con l’advisor Bnp prevederebbe la costituzione di due newco. La prima sarebbe una controllata dalle stesse Dolomiti Energia e Alperia (e nella quale entrerebbero anche le partecipazioni di Vicenza e Verona) dove verrebbero fatti confluire i 700 mila clienti «gas» ceduti da Ascopiave. Un’altra newco, invece, potrebbe essere realizzata per dedicarsi alle nuove infrastrutture da realizzare nel Triveneto: dalla fibra ottica al teleriscaldamento, dall’illuminazione pubblica alla mobilità sostenibile.

Stabilire che valore reale potrebbe avere una simile operazione non è facile. Si possono, però, assumere dei parametri di riferimento. Uno di questi è un’offerta informale che a ottobre dell’anno scorso Edison avrebbe fatto ad Ascopiave, proponendo 350-400 milioni per i clienti e mettendo sul piatto per uno scambio di asset le sue reti di distribuzione locale in Veneto. In ogni caso, la strategia tra Trento e Bolzano sembra ben calibrata e ottiene oggi una “benedizione” della politica che, con l’assessore competente Mario Tonina, spiega: «Strategie comuni tra Trento e Bolzano in fatto di energia sono utili e auspicabili per il futuro».













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