domenica 30 dicembre 2012

Il legame tra i due libri più letti al mondo




Greta Bertani è un personaggio speciale: è una mamma speciale, moglie speciale, e ha scritto un libro speciale. Ma che cosa vuol dire speciale? Che ama quello che fa, con sincerità e credendoci. E di questi tempi questo è davvero speciale.  I nostri destini, come in una storia che ha radici profonde, si sono intrecciati grazie a Tolkien. Andò così: in occasione del centenario della nascita di JRR fui invitato dal Centro Culturale Enrico Manfredini  di Bologna ad intervenire come relatore ad una conferenza i cui altri relatori erano il card. Biffi, Franco Cardini, padre Guido Sommavilla e Raffaello Vignali come padrone di casa.
Il mio intervento finì tra gli atti e destò l’attenzione di una giovane laurenda che stava scrivendo la tesi sull’autore inglese. Il resto è un’amicizia che continua ancora.
Ed è ancora l’autore de Il Signore degli Anelli che offre l’occasione di dialogare con Greta insieme a voi, a proposito del suo libro Le radici profonde (ed. Il Cerchio) che esplora le radici bibliche della scrittura di Tolkien. Un libro che a mio parere va letto con attenzione e passione.  Non sono il primo a parlarne, dato che il testo è davvero interessante ed è già entrato in una tesi (il ciclo continua…).

Esce il film lo hobbit e si rifà un gran parlare di Tolkien: spesso a sproposito. Chi era Tolkien e perché scriveva? ce lo racconti con… un tweet?
Tolkien era un filologo che aveva la passione del mito e delle saghe norvegesi, scrive per…placare la sua sete di lettore.

Tolkien si può leggere in molti modi: come una bella fiaba, come un romanzo d’ambiente, o come un testo per certi versi complesso e profondo come la Divina Commedia: secondo te come va letto Tolkien e perché?
Indubbiamente, se se ne vuole cogliere tutta la grandezza, Tolkien va letto come un testo complesso perché è tale. Nella storia avventurosa, tragica, epica è celato un significato che va oltre alle parole ed alla vicenda narrata. C’è un significato che parla direttamente a noi e al nostro cuore.

Hai scritto un saggio sulle radici bibliche di Tolkien: da dove ti è venuta l’idea? L’idea è maturata lentamente, mentre preparavo la mia tesi di laurea su Tolkien, appunto. Avevo notato richiami, alcuni molto espliciti, altri meno, alle sacre scritture, e mi era rimasta la voglia di indagare ulteriormente. Quest’occasione si è presentata solo dopo alcuni anni, e, inutile dire, l’ho colta al volo.

Quali sono i 3-4 passaggi dei testi di Tolkien più facilmente collegabili alla Bibbia? 
La creazione di Arda nel Silmarillion, proprio nelle pagine iniziali dove si narra appunto di un dio creatore, coadiuvato da una schiera di sub-divinità, i Valar, il quale, col canto dà origine ad un mondo. A questa segue, seconda similitudine, la caduta di un Vala che, per orgoglio, si pone in contrasto col creatore.  In tutto il Signore degli Anelli, poi, la missione affidata a Frodo, in particolare come portatore dell’Anello, e ad altri tre hobbit imbelli, ed il fallimento di molti grandi guerrieri riportano alla mente molti passi del Vangelo in cui Gesù esalta gli umili, gli ultimi.

Che cosa invece nella tua ricerca ti ha sorpreso? Quale legame inaspettato hai scoperto?
La cosa più sorprendente, non riguarda Tolkien, bensì un’amicizia inaspettata. Qualcuno, che conoscevo appena, si è rivelato un grande amico e mi ha sostenuta e consigliata durante tutta la stesura di questo saggio, dimostrandomi che ancora ci sono persone capaci di gratuità, esattamente come succede nel Signore degli Anelli, dove Sam sostiene Frodo per tutto il lungo viaggio verso Monte Fato.

Tolkien parla solo ai cattolici?
Se è vero che il Signore degli Anelli è il secondo libro più venduto dopo la Bibbia, allora è chiaro che Tolkien non parla solo ai cattolici. Uomini di ogni cultura e religione si sono appassionati a queste vicende, come dimostra anche il film di P.Jackson che ha avuto un così grande successo di oscar e di audience.

Quale personaggio della saga di Tolkien parla di più all’uomo di oggi e lo può aiutare a ritrovare la speranza per il futuro?
Credo che sia proprio Frodo, che, come gli altri hobbit, è il più vicino a noi, uomini di ogni giorno: semplicemente affrontando ciò che gli accadeva: stando di fronte a quelle circostanze, si rende strumento di salvezza per tutti gli uomini. Questo dovrebbe aiutare anche noi, nella congiuntura difficile che stiamo vivendo, ad affrontare con serenità e speranza le sfide che la vita ci pone, con la consapevolezza che noi, nel nostro piccolo possiamo fare molto per cambiare le sorti, senza attendere sempre e solo l’opera dei grandi.

Ci ricordi i tre episodi dei libri di Tolkien che ti piacciono di più e perché?
Il primo che mi viene in mente è il tradimento di Boromir: egli cede all’attrattiva dell’Anello, tentando di prenderlo a Frodo e provocandone la fuga, ma poi torna in sé, e poco dopo darà la vita per salvare Merry e Pipino dalla cattura da parte degli orchi. Dimostra di aver ceduto, come spesso capita a noi, ma anche di avere grande capacità di amare.
Il secondo episodio è sicuramente la morte di Gandalf nel combattimento contro il Balrog. Ricordo ancora la prima volta che lessi quel passaggio, lo smarrimento che provai, il dolore, come se si trattasse di una persona realmente conosciuta, ma anche la speranza che non fosse davvero morto….infatti non potei chiudere il libro, ma andai avanti a leggere ancor per capire come stavano realmente le cose.
Come terzo punto, credo che potrei ricordare la storia d’amore tra Aragorn e Arwen raccontata nelle appendici. Romantica si, ma non per questo la ritengo importante, quanto piuttosto, perché vorrei ogni giorno essere guardata con lo sguardo che Aragorn aveva per Arwen: un’intensità d’amore unica, nella speranza…

Perché leggere il tuo libro? Convincici a farlo!
Leggere il mio libro perché è frutto di sei anni di lavoro e studio, di tanta fatica, ma soprattutto perché oltre a Tolkien, lì c’è un pezzo di me, un pezzo del mio cammino spirituale fatto, per quel lasso di tempo, in compagnia di un grande autore!

Link interessanti a proposito del saggio di Greta



e altre recensioni che permettono di farsi una idea più precisa del testo








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