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Terna

Terna, tutti i piani per la digitalizzazione della rete elettrica

Il piano industriale 2021-2025 di Terna prevede più di 900 milioni per innovazione e digitalizzazione. E il nuovo piano di sviluppo 2021 della rete elettrica di trasmissione nazionale prevede oltre 18 miliardi di euro nei prossimi 10 anni per abilitare la transizione energetica

Come procede la digitalizzazione della rete elettrica nazionale?

Innovazione e digitalizzazione sono da anni al centro dell’azione di Terna, il gestore della rete nazionale di trasmissione elettrica. Le nuove tecnologie sono diventate infatti elementi imprescindibili per abilitare la transizione energetica, in un’ottica di beneficio per tutto il sistema, ma soprattutto per garantire l’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili, l’incremento della sicurezza e resilienza del sistema, con l’obiettivo di risolvere le congestioni di rete e potenziare le dorsali indispensabili al trasporto dell’energia dai luoghi di produzione a quelli di consumo.

IL NUOVO PIANO DI SVILUPPO DI TERNA

Proprio lungo queste direttrici, Terna ha costruito non solo il Piano industriale 2021-2025 che prevede più di 900 milioni per innovazione e digitalizzazione, ma anche il nuovo Piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica di trasmissione nazionale presentato nei giorni scorsi dal suo amministratore delegato, Stefano Donnarumma, alla presenza anche della presidente Valentina Bosetti, del presidente di Arera, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, e del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Il piano prevede oltre 18 miliardi di euro nei prossimi 10 anni, +25% rispetto al precedente piano decennale, per abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal e dando un importante impulso alla ripresa economica del Paese.

I PROGETTI INNOVATIVI IN CORSO

La tecnologia e l’innovazione rivestono un ruolo determinante in questo complesso e sfidante scenario: al momento sono 70 i progetti di innovazione attivi in Terna. Circa il 70% di questi sono dedicati al core business della società, vale a dire la manutenzione della rete elettrica nazionale e il dispacciamento. In questo scenario l’azienda sta sperimentando, tra le altre cose, l’utilizzo di robot per la manutenzione e l’utilizzo di droni per il monitoraggio e l’analisi dei cavi. Senza dimenticare il settore della sensoristica che garantirà una rete sempre più intelligente, abilitando l’uso di analytics e intelligenza artificiale per lo sviluppo della manutenzione predittiva.

PERCHÉ LA CORSA ALLA DIGITALIZZAZIONE

Ma perché questa corsa alla digitalizzazione? Per rispondere bisogna pensare che l’obiettivo principale è quello di rendere ancora più efficienti le infrastrutture elettriche e per farlo è necessario utilizzare quanto di meglio può offrire l’attuale tecnologia: dai big data all’intelligenza artificiale. Solo in questo modo, infatti, è possibile raccogliere un flusso di dati provenienti dai vari strumenti digitali montati sulle infrastrutture di trasmissione per rendere la manutenzione sempre più efficiente, ma anche gestire i flussi elettrici, limitare i disservizi e incrementare la sicurezza della rete.

COM’È CAMBIATO IL SISTEMA ELETTRICO NEGLI ULTIMI 10 ANNI

Se si volesse invece rispondere perché proprio oggi è cominciata questa progressiva digitalizzazione delle reti, basti pensare che il sistema elettrico è sempre più articolato e complesso: 10 anni fa esistevano circa 800 punti dai quali veniva immessa l’energia nel sistema, oggi sono diventati circa 1 milione e la crescita continua velocemente. Merito della diffusione delle rinnovabili e di processi di decentralizzazione della produzione che hanno richiesto risposte sempre più sistemiche e organiche nei confronti dell’innovazione.

In un simile contesto, Terna ha promosso una serie di progetti di collaborazione e interazione con università, startup, PMI innovative e centri di ricerca con un approccio di open innovation.

‘IOT4THEGRID’: UN PROGETTO DI INNOVAZIONE

Tra i principali progetti portati avanti dalla società di trasmissione figura “IoT4TheGrid”, il progetto che permette al gestore della rete elettrica di raccogliere ed elaborare i dati per efficientare la manutenzione, gestire i flussi, limitare i disservizi e incrementare la sicurezza della rete. I sensori collocati sui tralicci, come stazioni meteo, sensori di tiro, accelerometri, inclinometri applicati a cavi e funi forniscono, infatti, indicazioni utili a prevenire gli incendi, valutare la qualità dell’aria, monitorare eventi atmosferici avversi e i dissesti idrogeologici.

IL DYNAMIC THERMAL RATING PER MONITORARE IL PROFILO TERMICO DEI CAVI

Un altro progetto innovativo è rappresentato dalla tecnologia di sensoristica distribuita lungo le linee elettriche in alta tensione denominata Dynamic Thermal Rating (DTR). In sostanza i sensori consentono di monitorare il profilo termico del conduttore e, grazie a modelli di calcolo in tempo reale, permettono di conoscere con maggior precisione qual è l’effettiva capacità di trasporto di una linea. La sperimentazione di queste soluzioni innovative è stata avviata tra la Puglia e la Basilicata, lungo l’elettrodotto “Bari-Oppido Lucano”. Una scelta dettata dal fatto che in quella porzione di territorio c’è un’importante produzione di energia eolica, per sua natura non programmabile.

LA COLLABORAZIONE CON RICEHOUSE

Tra le numerose collaborazioni avviate da Terna, vale la pena ricordare quella con Ricehouse, startup specializzata nella realizzazione di decine di prodotti ecosostenibili per il settore delle costruzioni, finalizzata alla realizzazione di alcune componenti di una stazione elettrica con materiali derivanti dagli scarti del riso. La prima struttura sarà inaugurata a Camin, in provincia di Padova.

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