Certo, in bocca all'inventore dello shock-rock certe parole sembrano più che ovvie, ma le osservazioni del veterano Alice Cooper sulle tendenze del panorama rock contemporaneo valgono comunque la pena di essere riferite: nel corso di un'intervista rilasciata a Times Live, Vincent Damon Furnier (Detroit, 4 febbraio 1948) ha avuto parole non troppo tenere nei confronti dell'understatement imperante presso gli esponenti di punta della nuova scena alternativa anglo-americana.
"Le ragazze sembrano essere rimaste le uniche a proporre spettacoli che abbiano una certa teatralità", ha osservato il cantante: "Da questo punto di vista, gli uomini sono rimasti decisamente in seconda fila.
Quando si tratta di salire su un palco, .Lady Gaga e le altre sembrano molto più creative dei loro colleghi maschi. I ragazzi invece sono diventati terribilmente noiosi: è come se le giovani rock band avessero paura di essere delle giovani rock band. Si è persa molta spinta del vero rock and roll e non ho idea del perché sia successo".
"Adesso c'è questa cosa, per la quale tutti devono cercare di apparire sensibili", ha continuato Cooper: "Negli anni Settanta l'ultima cosa che cercavamo di essere era sembrare sensibili. Il 99% delle rockband sale sul palco con questi pantaloni di velluto a coste, con in faccia quelle barbette che li fa sembrare dei boscaioli. Poi iniziano a cantare di quanto odino il petrolio. Questo non è rock and roll. Dovrebbero cantare di ragazzi e ragazze, come si è sempre fatto. Il problema è che quando cantano di ragazze l'unica cosa che sono capaci di dire è: 'Scusami, sono stato così cattivo...'. Accidenti, smettetela di scusarvi".