Prysmian punta sul servizio di monitoraggio delle reti elettriche

di Marco Scotti ♦︎ L'attività viene svolta attraverso la società Prysmian Electronics, nel contesto di un Gruppo che si sta trasformando da manifatturiero puro a provider di soluzioni e servizi integrati. Tra i target anche il 5G e il mondo industriale

PRY-CAM Portable

Il settore dei sistemi per il monitoraggio delle reti elettriche sta acquisendo sempre maggiore importanza per Prysmian, proprio mentre il Gruppo sta trasformando il proprio modello di business da manifatturiero puro a provider di soluzioni e servizi integrati.

Tre i pilastri della strategia nel settore: sviluppare nuove soluzioni dedicate ai prodotti e ai servizi per le reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica; aumentare le vendite in Italia, Singapore e Stati Uniti, di fatto consolidando una leadership già significativa; concentrare l’attenzione sugli sviluppi nel mondo delle applicazioni industriali di media tensione.







«Durante lo scorso anno – ci spiega Roberto Candela, ceo di Prysmian Electronics, la business unit del gruppo dedicata a questo ambito – abbiamo proseguito la nostra espansione, grazie all’incremento delle vendite in tutto il mondo e, in particolare, in Italia, Singapore e Usa. È un dato di fatto che i sistemi di monitoraggio stiano diventando sempre di più uno standard nel nostro universo industriale, anche se molto conservativo, tanto che le nuove tecnologie richiedono un lungo periodo di rodaggio prima di essere accolte ed integrate. Noi di Prysmian ci siamo proposti con un’offerta che oggi consta di una linea di prodotti completa».

 

Che cos’è Prysmian Electronics

Roberto Candela, ceo di Prysmian Electronics

Prysmian Electronics nasce dall’idea di Prysmian Group (che con circa 11 miliardi di euro di fatturato è leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni) di costruire una divisione dedicata. L’idea nasce da un brevetto, realizzato nel 2006 da un gruppo di ricercatori dell’università di Palermo per un dispositivo di rilevamento delle scariche parziali nei sistemi elettrici, la cui proprietà intellettuale è stata acquisita nel 2009 da Prysmian. Nel 2012 nasce Prysmian Electronics, una società totalmente integrata all’interno di Prysmian Group – che ne detiene il 100% – che è andata a break-even già nel primo anno di attività. Il motivo per cui una realtà che è ancora abbastanza piccola rispetto al gruppo di cui fa parte desta così tanto interesse è perché tutte le attività “core” del gruppo possono beneficiare delle potenzialità di applicazione delle soluzioni da essa sviluppate. Dell’attuale organico di Prysmian Electronics, due terzi sono impiegati nella ricerca e sviluppo, mentre la restante parte costituisce la forza commerciale distribuita in Usa, Asia pacific, middle east, central Europe, east Europe e nell’ headquarter di Milano.

«Tra i parametri che monitoriamo – ci racconta Candela – ci sono le scariche parziali oltre a tutti i principali parametri che definiscono le condizioni di esercizio di un sistema elettrico (tensione, correnti, pressioni, etc.), con una linea di prodotti in continua evoluzione. Fra gli ultimi prodotti che abbiamo introdotto sul mercato troviamo un sensore di ozono che permette di confermare o smentire la presenza archi elettrici in cabina e un sensore di temperatura a raggi infrarossi che consente di monitorare la temperatura esterna di un oggetto energizzato senza dover entrare in contatto fisico con lo stesso, garantendo un elevato livello di sicurezza. Così, siamo in grado di offrire ai nostri clienti le soluzioni più adatte e su misura per loro, in maniera totalmente integrata con la loro piattaforma di rete».

 

Non una commodity, ma una tecnologia tailor-made

PRY-CAM Portable

Questi sistemi di monitoraggio, sono ormai divenuti uno standard in alcuni paesi – e lo diventeranno in futuro nei restanti. È solo di recente che si è riuscito a comprendere il vantaggio intrinseco dei sistemi di monitoraggio, nonostante uno scenario che accoglie con molta cautela l’innovazione. «L’accettazione di questo nuovo approccio è passata attraverso un gran numero di casi di successo che ha convinto i nostri clienti – prosegue Candela – e oggi ci richiedono prodotti sempre più evoluti ed in configurazioni molto customizzate e tailor-made. Stiamo parlando di sistemi che preservano il valore di un investimento importante come un sistema in cavo che ha una durata di vita media stimata intorno ai 40 anni. Questo significa che oltre ad una forte personalizzazione della configurazione della soluzione di monitoraggio la nostra missione è garantire ai nostri clienti soluzioni che preservino il loro asset per tale durata di vita»

 

Applicazioni industriali di media tensione

Sistema di monitoraggio permanente PRY-CAM SYSTEM

Fino ad oggi l’offerta di Prysmian Electronics si è rivolta principalmente alle utility o ai grandi player nell’industria della trasmissione e distribuzione di energia elettrica con soluzioni ad alta ed altissima tensione (superiore ai 150 kV). Per i prossimi anni, l’azienda prevede nuovi sviluppi: «Il futuro – prosegue il ceo di Prysmian Electronics – è soprattutto nei settori delle classi di tensione inferiori (a scendere fino a 20 kV) e nei mercati più legati all’industria: raffinerie, piattaforme petrolifere, parchi eolici onshore e offshore, parchi solari, etc. In tutte queste applicazioni, noi siamo sicuramente tra i più attivi e abbiamo elaborato alcune soluzioni sia di monitoraggio fisso, sia di servizi di monitoraggio spot erogati tramite il nostro sistema portatile PRY-CAM Portable, che è quello dal quale abbiamo cominciato».

 

 

Il nuovo PRY-CAM Portable

Inizialmente PRY-CAM identificava solo uno strumento portatile a forma di fotocamera per la rilevazione di scariche parziali in un sistema elettrico: PRY-CAM Portable. In un secondo momento, poi, PRY-CAM ha iniziato ad evolversi andando a identificare una tecnologia e una più ampia famiglia di prodotti e oggi CAM non sta più a indicare solo la fotocamera, ma è anche l’acronimo di Condition assessment and Asset Management. PRY-CAM Portable rimane comunque uno degli elementi chiave su cui il Gruppo sta investendo: di recente è stata rilasciata una nuova versione della tecnologia, che non ha più la forma iniziale della fotocamera.

«PRY-CAM Portable – ci spiega Candela – è uno strumento per la realizzazione di misure di scariche parziali spot che ci sta dando grandi soddisfazioni, infatti i servizi effettuati tramite PRY-CAM Portable che proponiamo sono sempre più richiesti dai nostri clienti». Il nuovo Portable ha una forma esterna più moderna ed ergonomica, per facilitare le operazioni sul campo. Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche e delle performance sono state ulteriormente raffinate determinate funzionalità che fin dall’inizio hanno costituito i punti di forza dello strumento come per esempio una maggiore sensibilità ai segnali di scariche parziali.

 

Piattaforma cloud

PRY-CAM System di Prysmian

Stiamo, assistendo a un vero e proprio cambiamento generazionale ai vertici delle società elettriche, che stanno adottando un approccio molto più data-driven alla gestione dei propri asset e quindi necessitano di sempre maggiori e nuove informazioni a supporto dei propri processi decisionali. «Il tema della sicurezza informatica – spiega Candela – è uno dei più sentiti e chi ha scelto di avvalersi dei nostri servizi ha grande interesse a che i dati vengano custoditi nel modo più efficace possibile. Ovviamente il sistema di storage più adatto per questo nuovo universo di dati raccolti tramite sistemi di monitoraggio è una piattaforma cloud dedicata per la quale garantiamo un elevato livello di cyber security a tutela delle informazioni. La piattaforma che forniamo può essere installata sia su cloud pubblico sia su cloud privato. Nel primo caso siamo noi a garantire protezione e affidabilità. Nel secondo caso è il cliente ad occuparsene. Indipendentemente dalla piattaforma cloud scelta, rimane fermo il valore aggiunto che forniamo per quanto riguarda il tipo e la qualità di informazione trattata, la tipologia di allarme generato dal sistema e tutte le altre possibilità di personalizzazione dell’interfaccia di visualizzazione dei dati in cloud».

 

 

Progetti futuri e potenziali sviluppi

PRY-CAM PORTABLE di Prysmian

Se da un lato c’è molta riservatezza in merito a progetti e sviluppi futuri, alcuni in rampa di lancio, però, sono già noti. È il caso del primo sistema di monitoraggio permanente per parchi eolici offshore applicato al largo delle coste francesi. «Si tratta di una grande novità – conclude Candela – perché fino ad ora nei parchi eolici erano state utilizzate solo modalità di misura spot. Quest’ultima consente di effettuare controlli periodici, ed è utilizzata tipicamente in fase di collaudo del sistema elettrico, con la prima energizzazione, quando ovviamente non si ha uno storico a cui fare riferimento. I sistemi di monitoraggio permanente, invece, permettono di sapere costantemente e in tempo reale che cosa sta avvenendo».

Per il resto, le previsioni di Prysmian sono che il mercato maggiormente in espansione sarà quello statunitense, con un’attività molto intensa anche in Europa e Medio Oriente. L’obiettivo è di differenziarsi rispetto alla fornitura offerta ai puri operatori di rete, arrivando a fornire servizi anche al comparto industriale, come nel caso di acciaierie, laminatoi o raffinerie che avendo delle unità di fornitura energetica dedicata, hanno bisogno di tenerle costantemente sotto controllo, soprattutto per garantire la continuità dell’operatività.

Per quanto riguarda gli sviluppi tecnici, rimane un tema caldo anche la PRY-CAM LinkBox, che verrà sviluppata nel 2020 e 2021. L’innovatività di questa soluzione consiste nell’integrazione – all’interno delle scatole di derivazione installate sui collegamenti in cavo per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica – di sistemi di monitoraggio in grado di fornire tutti i parametri di funzionamento della scatola di derivazione, senza doverla aprire. La Linkbox è un dispositivo che esiste da oltre mezzo secolo, ma che fino ad ora è sempre stato passivo. Introdurre l’elettronica su questi oggetti può rivelarsi molto vantaggioso, perché consente di ottenere informazioni in tempo reale, sempre. E permette di intervenire solo quando c’è una effettiva condizione di malfunzionamento. È questo il motivo per cui questo oggetto è così importante. Il piano di manutenzione un tempo era “a pioggia” e veniva fatto in maniera non programmata. Ora invece si applica un meccanismo di qualità che consente di migliorare l’intero processo.

 

Auto elettrica e 5G

ceo di Prysmian
Valerio Battista, ad di Prysmian

Secondo Candela «l’avvento della rete 5G e dell’auto elettrica potrebbero comportare dei vantaggi per Prysmian Electronics». Innanzitutto, la capillarità di copertura del 5G potrebbe consentire di avere copertura a larga banda in zone dove potrebbe essere utile avere sistemi di monitoraggio che attualmente non possono essere adottati. Da non dimenticare, inoltre, l’importanza del garantire l’esercizio ininterrotto dei datacenter – in continuo aumento – grazie al monitoraggio dei parametri di esercizio delle forniture elettriche che li alimentano.

Per quanto riguarda l’introduzione in maniera più diffusa delle auto elettriche, lo scenario che si verrà a configurare prevede un aumento della densità di energia richiesta in zone dove attualmente non c’è tale richiesta. Questo comporterà uno sviluppo della rete elettrica che integri delle funzioni di monitoraggio inimmaginabili 20 anni fa. «Stiamo parlando di un nuovo scenario sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista commerciale. Nel primo caso sarà richiesto lo sviluppo di soluzioni che attualmente ancora non esistono. Nel secondo caso, verranno aperti spazi che nemmeno noi ci aspettavamo».














Articolo precedentePrysmian: due commesse da Terna per lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale
Articolo successivoEnel X e Psa: partnership per mobilità sostenibile






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui