Milano, il piano per teleriscaldare 11 mila case con le miniere di «oro blu» sotto la città: ecco cos’è

di Maurizio Giannattasio

Sperimentazione nel Municipio 5. A2A studia l’impiego di 96 pozzi di prima falda per estendere la rete

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Ci sono 96 miniere di oro blu disseminate a Milano, 96 pozzi d’acqua di prima falda la cui temperatura varia da 10 a 15 gradi centigradi che potrebbero diventare la benzina verde per teleriscaldare 11mila appartamenti in città grazie alle pompe di calore. Milano con A2A è una delle otto città europee che grazie ai fondi europei di Rewardheat sta sperimentando una nuova generazione di reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento a bassa temperatura, in grado di recuperare calore rinnovabile e di scarto a bassa temperatura. Per adesso la sperimentazione riguarda un’asilo, una sede di municipio e un condominio nel Municipio 5, per la precisione nel sito di via Balilla, ma se la sperimentazione dovesse dare i risultati sperati (come è gia successo in altre città europee) Milano potrebbe agganciare al teleriscaldamento altri 11mila appartamenti grazie alla ricchezza di pozzi di prima falda presenti in città.

«Significherebbe - dice Aldo Ugliano, già consigliere comunale del Pd, da sempre sensibile ai temi della transizione energetica - 3.500 tonnellate di CO2 in meno nell’arco di un anno e un risparmio di 1.800 tonnellate e equivalenti di petrolio. Abbiamo di fronte a noi non una opportunità, ma 96. Sarebbe privo di senso non sfruttarle». Ugliano, come è stato fatto per la bolletta elettrica, si è divertito anche a fare un calcolo: «Se gli 11mila appartamenti fossero suddivisi in stabili di 20 alloggi ciascuno vorrebbe dire spegnere 550 caldaie». Vediamo dove si trovano la gran parte dei pozzi di prima falda. A fare la parte del leone è il Municipio 1 con 21 pozzi. Seguono i Municipi 5 e 6 con 19 pozzi ciascuno. Nel Municipio 4 ce ne sono 10. I rimanenti nel resto della città. Ciascun pozzo di prima falda ha una portata stimata di circa cento metri cubi ora. Da ciascun pozzo sarebbe possibile recuperare grazie alle pompe di calore, una potenza termica utile di circa 700 kW. La potenzialità complessiva dei 96 pozzi è di 65 MW. La capacità annuale del recupero termico viene stimata in 74mila MWh di calore disponibile. Proprio questa capacità permetterebbe l’allacciamento di 11mila appartamenti.


Ora si tratta di partire. Natale Carapellese, presidente di Municipio 5 è ottimista nonostante il Comune non abbia ancora dato le concessioni ad A2A per i pozzi. «Il cantiere è avviato e sarà terminato prima dell’estate. Il teleriscaldamento partirà con la stagione termica a ottobre. Ho parlato con A2A e siamo già d’accordo che a febbraio faremo una commissione sul progetto e lo porteremo nelle scuole Agnese e Feltrinelli». Perché già da subito, la «sperimentazione» della multiutility potrebbe allargarsi a queste altre due scuole. «In prospettiva - continua Carapellese - siccome in zona i pozzi di falda sono numerosi si può pensare di allargare l’operazione ad altri soggetti interessati».


Intanto continua il pressing per ridurre l’Iva sul teleriscaldamento come è stato fatto per luce e per gas. Palazzo Marino ha approvato un odg a firma Fedrighini e Turco mentre Ugliano ha raccolto firme di comitati e associazioni. Ora la palla è passata nelle mani del deputato Pd, Lele Fiano, che presenterà un emendamento ad hoc nel prossimo decreto Ristori.

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26 gennaio 2022 (modifica il 26 gennaio 2022 | 10:49)