Il 95% degli adolescenti ha almeno un profilo sui social network, fino alla gestione parallela di 5-6 profili e di 2-3 app di messaggistica istantanea.
Calcolando che ormai la maggior parte degli adolescenti possiede uno smartphone di ultima generazione, il 50% anche un tablet, spesso collegati alla smart-tv, i ragazzi hanno un accesso estremamente facilitato e soprattutto continuativo alla rete.
I ragazzi infatti dichiarano di passare in media 7 ore della loro giornata con lo smartphone in mano fino ad un massimo di 13 ore extrascolastiche. Calcolando che il 71,5% lo utilizza anche durante l’orario scolastico. Questi adolescenti tengono a portata di mano il telefono quasi tutto il giorno e il 12%, oltre 1 ragazzo su 10, si sveglia durante la notte per leggere le notifiche e i messaggi.
Il 64% ha paura che si scarichi il cellulare o che non gli prenda quando sono fuori casa e questa condizione al 32% genera ansia, rabbia e fastidio. Si chiama nomofobia e deriva da no mobile e fobia ossia la paura di rimanere senza connessione.
Uno dei dati più allarmanti è che l’11% ha anche un profilo finto che nessuno conosce o che conoscono solo in pochi amici, non genitori, con cui si addentra nei meandri più nascosti della rete e non è minimamente controllabile.
SELFIE E SOCIAL MODE
L’aspetto che caratterizza gli adolescenti di oggi sono i selfie, i famosi autoscatti in ogni dove anche a rischio della vita pur di ottenere i like. Mediamente fanno in media tra i 3 e gli 8 selfie al giorno, con punte massime di 100. Il 31% degli adolescenti si fa i selfie per ricordo rispetto ad un 11% che lo fa per noia e un 8,5% per ridere.
Il 15,5% condivide TUTTI i selfie che fa sui social network e su WhatsApp, soprattutto le femmine, andando a ledere completamente il concetto di privacy e di intimità che ormai è diventata una INTIMITA’ CONDIVISA.
Circa 1 adolescente su 10 fa selfie pericolosi in cui mette potenzialmente a repentaglio la propria vita, soprattutto i maschi.
Il 18% ha partecipato ad una moda a catena sui social e il 50% è stato nominato ossia è stato chiamato in causa in una di queste catene social. La maggior parte sono mode alcoliche tra cui bere ingenti quantità di alcol in pochissimo tempo e nei luoghi o posizioni più improbabili. Selfie mentre di vomita o in condizioni vicine alla intossicazione alcolica. Al perché lo fanno rispondono per ridere o perché gli piace. A queste si aggiungono le mode in cui il corpo e la magrezza hanno un ruolo centrale (Thigh Gap, Bikini Bridge, Sfida della clavicola, Belly Slot (fessura nella pancia), Belly Button (far girare braccio dietro la schiena fino a toccarsi l’ombelico), Banknote Waist Challenge (farsi girare una banconota introno al polso), iPhone6 Knee Challenge e A4 Waist Challenge.
Ormai il numero di follower e di “mi piace” e di commenti positivi condiziona l’autostima e l’emotività di molti ragazzi, tant’è secondo il 55% è importante il numero di like che si ottengono sui social e il 17,5% di loro controlla il numero di mi piace, chi li mette, quando e si fa condizionare e fa anche i paragoni gli altri amici.
PERCHÉ SONO COSÌ LEGATI ALLA RETE?
Il 94% di loro utilizza internet per parlare con gli amici, il 58% per noia, il 56% per studiare, il 69% per guardare film in streaming e ascoltare musica, il 44% per giocare online, il 24% per guardare i siti porno e il 6,4% per il sexting (sesso attraverso l’invio dei messaggi).
INTRAPPOLATI NELLA RETE. USO DISTORTO E ABUSO: QUALI RISCHI PER I PIÙ GIOVANI?
I problemi che schiacciano maggiormente gli adolescenti sono: il cyberbullismo di cui sono vittime sistematiche il 6,3% degli adolescenti (anche il 18,6% dichiara di subire episodi di bullismo tradizionale), il sesso online attraverso WhatsApp il 4% di loro e il grooming cioè i ragazzi che sono stati adescati online da adulti sconosciuti, circa il 18%, soprattutto le femmine. Il 29% degli adolescenti ha paura di essere contattato da qualcuno con l’intenzione di adescarlo.
Un aspetto di cui si parla troppo poco ma che è in netta espansione è legato alla diffusione del gioco d’azzardo online e delle scommesse online soprattutto tra i più piccoli. Parliamo di quel 12,5% degli adolescenti che gioca d’azzardo online. I giochi d’azzardo che si possono trovare sul web italiano sono i video poker, le slot machines, la roulette, i giochi di carte, i dadi ed il bingo.
Il 14,1% degli adolescenti tendenzialmente maschi scommette online in maniera sistematica e il 29% che va anche al centro scommesse.
Il problema emerge quando queste foto riguardano la sfera intima perché rende questi ragazzi vulnerabili e facilmente adescabili da un lato, soprattutto perché accettano l’amicizia sui social network da tutti senza controllare chi si nasconda o ci sia realmente dietro (ben il 18%) e, nel contempo li rende ricattabili e a rischio diffusione materiale intimo e pornografico. Non dimentichiamo anche gli adolescenti che hanno tentato il suicidio dopo la diffusione in rete di video o immagini in cui li riprendevano in attività sessuali.
Sta piano piano prendendo piede tra gli adolescenti la vendetta pornografica ossia il pubblicare questo tipo di contenuti dopo essere stati lasciati o traditi appunto per vendicarsi. I numeri sono ancora bassi, l’1,1% dichiara di aver subito questo tipo di comportamenti, ma è un fenomeno in netta espansione nei prossimi mesi ed anni, tant’è che il 4% dichiara di essere stato minacciato della pubblicazione di una sua foto intima.
Tantissimi adolescenti, soprattutto femmine, vengono ricattate della pubblicazione di foto che le ritraggono in posizioni e atteggiamenti sexy, in cambio di favori sessuali. Al contrario, alcune ragazze ricattano i maschi in cambio di beni materiali, in genere soldi o ricariche e accessori per il telefonino.
Il 10% degli adolescenti (1 ragazzo su 10) ha fatto selfie intimi o senza i vestiti e il 3% pubblica queste foto intime sui social network per mettersi in mostra. Il 2% dichiara di aver fatto sesso davanti ad una webcam.
In termini violenti e prevaricatori il 4,5% dei ragazzi dichiara di aver pubblicato su internet o inviato foto hard di amici o amiche.
Un dato da NON sottovalutare
Il 94% dei genitori NON controlla il cellulare dei figli o i movimenti che fanno nella rete.
Dati Osservatorio Nazionale Adolescenza (ex Osservatorio Tendenze e Comportamenti degli Adolescenti con la presidenza della dott.ssa Maura Manca). Campione di oltre 7.000 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 19 anni distribuiti equamente per la variabile genere in 11 città italiane, dal nord al sud.
Presidente Osservatorio dott.ssa Maura Manca
maura.manca@adolescienza.it oppure scrivere a redazione@adolescienza.it
Scarica nel formato PDF il Comunicato stampa Adolescenti Dis-connessi. Usi e abusi della rete compreso di grafici.