Badare al bambino, alla famiglia, lavorare, e come se non bastasse anche spiegare a chi guarda da fuori che no, fare tutto questo contemporaneamente in casa non è comunque facile. Sono 4 milioni i freelance nel nostro Paese, ma, nonostante sia una situazione sempre più diffusa, sono ancora tanti i luoghi comuni che circolano sulle mamme che - più spesso per necessità che per scelta - hanno reso il tavolo della cucina la scrivania del proprio ufficio (nella gallery sopra ne trovate 9).
LAVORO O FAMIGLIA: MA PERCHÉ?
In molti ritengono che lavorare da casa sia sempre e comunque la soluzione migliore per una donna che vuole avere dei bambini. Ma si sa che in generale, con le risposte assolute e i giudizi, bisogna andarci cauti. Specie se si tratta di un ambito delicato come questo, in cui in ballo ci sono la realizzazione professionale e quella personale di una donna.
Ambiti la cui convivenza è già messa a dura prova in un Paese che spesso mette tutte noi davanti al paradosso di scegliere e che alle mamme freelance - per una questione di sussidi, garanzie, talvolta anche di cultura di committenti miopi - sa rendere la vita persino più complicata.
NON È FACILE, MA NEMMENO IMPOSSIBILE
Che stare in casa sia più pratico per una mamma lavoratrice per molti versi è un dato di fatto. Ma no, gestire nello stesso luogo tutte le mansioni, senza perdere la calma, l'autostima, e il sorriso (perché è fondamentale!), non è scontato e comunque non è in assoluto sempre più semplice rispetto a una mamma che fa un lavoro d'ufficio.
Per questo bisognerebbe almeno imparare a non sottovalutare - o considerare di serie B - l'impegno di chi lo fa ogni giorno. Per esempio evitando frasi fatte e luoghi comuni. Nella gallery sopra, per cominciare, ne trovate 9 che le mamme freelance non vorrebbero più sentire.