Tutto parte dal bisogno di dare una “rinfrescata” all’immagine aziendale o professionale.

Hai un logo risalente agli anni ’80 e non l’hai mai rinnovato?
Sei partito da solo, realizzando un logo con Word per conto tuo, ed ora la tua società è cresciuta?
Hai sempre creduto che bastasse una scritta in Comic Sans e un’immagine scaricata da Google Immagini per distinguerti dalla concorrenza?
Sì? Allora necessiti di un bel restyling!

rebrandingIn questa società in piena evoluzione non è consigliabile rimanere indietro rispetto ai competitor, neanche con l’immagine.
Il modo con cui ci si presenta agli occhi dei nostri clienti è importantissimo: siamo ormai tutti abituati a ragionare ad immagini e riuscire a catturare l’attenzione in una frazione di secondo è ormai indispensabile.
Siamo bombardati di foto e messaggi istantanei sui social, abbiamo sempre poco tempo per concentrarci a leggere e tendiamo a fruttare la nostra mente solo per ciò che effettivamente ci piace.
Un brutto logo non ti aiuterà certo ad attrarre nuovi consensi.

Rinnovare il logo e l’immagine coordinata è indice di innovazione, di saper stare al passo coi tempi, di essere aperti alle novità e pronti a dare sempre servizi o prodotti genuini e all’avanguardia.

Il cliente è attento alle novità positive e anche il meno accorto, magari inconsciamente, sarà piacevolmente coinvolto nel cambio immagine aziendale, se realizzato con accortezza e con i dovuti passaggi.

Quali sono le basi per realizzare un restyling del logo efficace?

Innanzitutto il nuovo logo dovrà saper richiamare la storicità del brand ma discostandosi in modo significativo dal vecchio.

Quali sono i rischi nel creare un restyling del logo completamente diverso dal vecchio logo?

Se non si riesce a stabilire un legame tra le due versioni il cliente potrebbe trovarsi spaesato e, invece che percepire il nuovo logo come innovazione, potrebbe interpretarlo come il fallimento della vecchia società, un cambio radicale in termini di affidabilità e qualità al quale era abituato.

Quali sono, al contrario, i rischi nel creare un restyling appena accennato del logo?

Se il nuovo logo differisce troppo poco dalla versione precedente il cliente potrebbe, in questo caso, vederlo come un errore o, addirittura, pensare che si tratti di un’imitazione.

In entrambi i casi il rischio di perdere credibilità è troppo alto, meglio ponderare attentamente la strategia da attuare prima di proporre ai clienti una nuova immagine.

Cosa devi fare una volta scelto il nuovo logo?

Una volta definito il restyling è opportuno pianificare la strategia di comunicazione per presentare ai clienti la nuova immagine e prepararli, così, alla novità. Come e quando farlo varia da caso a caso:

  • Quanto radicale è il nuovo restyling?
  • Che tipologie di clienti hai?
  • Quali mezzi di comunicazione utilizzi di solito?
  • Quali nuovi media sono consigliabili nel tuo caso?
  • Con quanto anticipo è bene incuriosire e avvisare i clienti?
  • Quanto budget hai a disposizione?

Tutte domande che richiedono risposte accurate.

Non importa quanto grosso tu sia ma come riesci a comunicare le tue qualità e la tua capacità di rinnovarti.

Puoi essere una grande azienda e decidere di seguire la strada di rebranding come, negli anni, hanno fatto Windows, Google e, più recentemente, Tim.
Oppure essere un professionista o una piccola impresa ma con un buon parco clienti, decidere di ampliarlo e fidelizzarlo attraverso una buona strategia di rebranding ed ottenere, proporzionalmente, gli stessi risultati dei tuoi competitor più grossi.

Allora? Cos’hai deciso? Esci in strada ancora con cotonature anni ’80?

Ely Tomasin

Ely Tomasin

Graphic Design Specialist