L'Italia ha un (grosso) problema di corruzione

Nell'indice di Trasparency International siamo i peggiori d'Europa. Seguiti solo dalla Bulgaria

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Foto: Corbis Images[/caption]

L'Italia ha un problema con la corruzione del settore pubblico: a dirlo è il rapporto Corruption Perceptions Index del 2015, realizzato da Trasparency International, l'organizzazione non governativa che ogni anno, a partire dal 1995, stila la classifica mondiale sulla corruzione pubblica percepita.

L'Italia, nonostante il risultato poco roseo, ha di fatto migliorato il suo ranking, collocandosi al sessantunesimo posto e avanzando di otto posizioni nella classifica.

Analizzando attentamente i dati e confrontandoli con quelli dello scorso anno, possiamo però notare che il nostro Paese migliora la sua posizione solo perché altre nazioni peggiorano la propria; il nostro score migliora solo di un punto rispetto al report 2014 (da 43 a 44).

L'Italia, a livello europeo, è la peggiore nazione della classifica, seguita solo dalla Bulgaria. I Paesi del Nord Europa occupano le prime posizioni del podio, la Grecia ha nettamente migliorato il proprio punteggio negli ultimi tre anni e le ultime nazioni della classifica sono Somalia e Corea del Nord.

Il corruption perception index si basa sull'analisi di diverse fonti di dati, come quelli del World Economic Forum e il World Justice Project, e sull'opinione di esperti e uomini d'affari.

La media mondiale si attesta sui 43 punti. La corruzione risulta essere quindi un problema non solo italiano, ma internazionale, dato che Trasparency precisa che, sotto i 50 punti, il problema di corruzione diventa serio.

Il ranking medio europeo è di 53 punti, dieci in più rispetto al punteggio italiano.

Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia, si dimostra comunque ottimista sulla situazione nazionale: “Come dimostra la cronaca, la strada è ancora molto lunga e in salita, ma con la perseveranza i risultati si possono raggiungere. In questi giorni la Camera ha approvato le norme sul whistleblowing, le pubbliche amministrazioni stanno diventando via via più aperte e trasparenti, una proposta di regolamentazione delle attività di lobbying è arrivata a Montecitorio. Azioni queste che denotano come una società civile più unita su obiettivi condivisi e aventi come focus il bene della res publica porti necessariamente un contributo fondamentale al raggiungimento di traguardi importanti”.

Un elemento di svolta, in tal senso, potrebbe essere costituito dalla bozza di decreto legislativo in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, pubblicato in anteprima sul sito di Valigia blu.

Questo provvedimento dovrebbe garantire ai cittadini un più agile accesso a tutti i documenti della pubblica amministrazione. Valigia Blu ricorda, a tal proposito, le parole di Tim Berners-Lee: “Dovete fare un Freedom of Information Act vero, con poche scuse per negare i dati ai cittadini”.