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  • Da Conte e Ancelotti a Giampaolo e i 'giorni del Condor': nel mercato serve pazienza

    Da Conte e Ancelotti a Giampaolo e i 'giorni del Condor': nel mercato serve pazienza

    • Alessandro Di Gioia
    Il calciomercato è tutta una "questione di pazienza", recitava uno dei re delle compravendite legate al pallone, il "Condor" Adriano Galliani: il modus operandi era ben chiaro a tutti sin dall'inizio della stagione più calda. Bicicletta e spiaggia a Forte dei Marmi fino a metà agosto, poi negli ultimi quindici giorni di mercato, un lavoro certosino di contatti e trattative: non sempre è finita bene per il Milan, è capitato di veder arrivare gente come Ibrahimovic e Robinho, ma anche buchi nell'acqua dell'ultimo secondo, caduti nel dimenticatoio dopo poco tempo.

    Seguace assoluto di questa filosofia di vita è Paolo Maldini, che ieri durante la  presentazione di Krunic e Theo Hernandez non ha mancato di precisare: "A inizio mercato i prezzi sono pieni, poi ci sono degli sconti.​ Il mercato finisce il 2 settembre". Deve averlo sentito il suo allenatore, Marco Giampaolo, che oggi prima della partenza per la tourneé in America ha seguito pedissequamente le parole del proprio dirigente: "Nel mercato serve pazienza", salvo poi chiosare con un "il 2 settembre? Spero finisca prima, non mi piace il mercato". Parole di saggezza contro parole di pancia.

    Chi invece non ha assolutamente pazienza e non vuole sentire ragioni di aspettare è Antonio Conte: il mandato delle cessioni di chi è fuori dal progetto, conferito dalla società, gli sta guastando i piani e lo costringe ad avere preoccupazioni supplementari rispetto a quelle più legittime. Che riguardano senza dubbio la penuria di attaccanti e l'attuale lontananza dell'obiettivo principe, Romelu Lukaku: "Se dobbiamo essere onesti, pensavamo di essere più avanti a questo punto della stagione". Il buon Antonio non attenderà all'infinito, ha già dimostrato in passato di essere pronto a colpi di testa non indifferenti: le dichiarazioni recenti su Perisic ne sono un lampante esempio.

    Come non attenderà all'infinito nemmeno Carlo Ancelotti: la sua richiesta di avere James Rodriguez è stata presa sottogamba sin dall'inizio dal presidente De Laurentiis, che ha altri obiettivi per il Napoli. L'attuale allenatore partenopeo è una persona molto serena: ma occhio a fargli saltare la mosca al naso. Anche la pazienza ha un limite.

    @AleDigio89

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