Nell'estate del 1979 iniziano le prime sessioni di registrazione dell'album The Game al Musicland Studios di Monaco. Nel frattempo al produttore cinematografico italiano Dino De Laurentiis viene suggerito di rivolgersi a dei certi "Queen" per le musiche del suo nuovo film. Si tratta della rivisitazione sul grande schermo della serie a fumetti Flash Gordon del 1934, già proposta in episodi fra il 1936 e il 1940. De Laurentiis non aveva la minima idea di chi fossero i Queen. |
La band appare scettica di fronte alla proposta. Alla fine accetta, con la garanzia di una totale libertà artistica, e per il fascino offerto da una nuova sfida. Tuttavia, Brian May dichiara poi in un'intervista che, in realtà, «la vera sfida fu lavorare per un "capo" che non fosse noi stessi; c'era il regista [Mike Hodges] presente in ogni momento. L'unico criterio che dovevamo seguire era che il nostro lavoro fornisse un vantaggio al film». Proprio lui, Brian, prende molto sul serio il progetto, e inizia a lavorarci insieme al produttore tedesco Reinhold Mack. La produzione dell'intero album è accreditata ai due e ─ per la prima volta ─ non ai Queen. Iniziano a registrare nel gennaio 1980, ma il pensiero per The Game e l'impellente tour non fa scoccare la scintilla all'interno del gruppo. Solo in ottobre ─ dopo il tour nord-americano culminato nei tre show consecutivi al Madison Square Garden di New York ─ i Queen trovano sei settimane di tempo utile per ultimare il progetto, e vi lavorano all'Anvil Studios di Londra. Altre fasi della realizzazione del progetto si compiono al Townhouse, Advision, Music Centre e all'Utopia Studios. I quattro procedono quasi sempre separatamente, usando massicciamente i sintetizzatori come mai fino ad allora. John Deacon appare il più entusiasta nei riguardi di questa sperimentazione, anche se è poi Freddie a farme più uso nelle registrazioni. |
Alla fine Brian May ha a disposizione tutto il materiale necessario. Non resta altro da fare che integrarlo con le scene del film insieme al compositore inglese Howard Blake. A Blake viene commissionato l'arrangiamento delle parti orchestrali della colonna sonora, al fine di fare da collante fra un pezzo e l'altro dei Queen. Con il dilungarsi di quest'ultimi, a Blake restano solo una decina di giorni per compiere la propria parte. Vi riesce, ma si ammala di polmonite subito dopo. Questo comporta un minore impiego del suo lavoro all'interno del montaggio finale, cosa che sicuramente non gli deve aver fatto piacere una volta guarito. A tranquillizzare tutti, arriverà nel 1981 la nomination ai 34' BAFTA Awards, nella categoria Production Design. In Flash Gordon esistono solo due canzoni vere e proprie: Flash's Theme (conosciuta poi semplicemente come 'Flash' grazie all'inclusione nella prima raccolta Greatest Hits) e The Hero (un bel rocker tirato, con sui vengono aperti i concerti dell'Hot Space Tour); entrambe sono composizioni di Brian May. Tutte le altre registrazioni sono arie musicali accompagnate dai dialoghi originali dal film; una scelta artistica condivisa dal gruppo. Football Fight, di Freddie Mercury, è un buon esperimento rock contaminato dall'elettronica, mentre il Coro Nuziale di Wagner, reinterpretato magistralmente in chiave chitarristica da Brian May, fa un po' il verso allo stesso lavoro di cinque anni prima sull'inno inglese. |
L'album Flash Gordon raggiunge una lusinghiera posizione #10 nella classifica del Regno Unito, dove ottiene lo status di disco d'oro, e la #23 nella Billboard USA. In Italia va più che bene per gli standard dei Queen, con il piazzamento migliore al #15. Ottiene anche la vetta della classifica in Austria e il secondo posto in Germania. Flash è l'unico singolo estraibile dal lavoro, con Football Fight sul lato B; The Hero, invece, non viene pubblicata. Raggiunge la #10 nel Regno Unito il 10 gennaio 1981, conservandola per tre settimane di fila. Arriva alla #1 ancora in Austria. |
• The Dark, la canzone che apre Back To The Light ─ il primo album solista di Brian May ─ risale quasi completamente alle sessioni di Flash Gordon. Stessa cosa per l'album Fun In Space di Roger Taylor, nel quale vennero riciclati alcuni suoni.
• Anche se il disco è accreditato ai Queen come band, è stato il solo Brian May a scegliere le registrazioni da includervi. Questo non è mai avvenuto in nessun altro album dei Queen.
• Freddie Mercury ha indossato una T-Shirt con la scritta stilizzata "FLASH" durante il tour americano già dall'estate del 1980 (la prima volta è documentata il 12 luglio al Forum di Inglewood / Los Angeles).
• Il concept della copertina per l'album, con il logo FLASH GORDON su uno sfondo giallo vivo, è stata un'idea di Freddie Mercury.
• A lavoro ultimato, Dino De Laurentiis andò in studio ad ascoltarlo. Disse che era buono, ma che non avrebbe funzionato nel suo film. Brian May stava facendo già scongiuri pensando che la sua "Flash....! A-Aaaaaaah..." potesse essere vana, ma il regista Mike Hodges convinse il produttore italiano a procedere con i Queen nel montaggio finale.
• Il sintetizzatore impiegato nelle sessioni è lo stesso dell'album The Game: un Oberheim OBX.
• La voce di Roger Taylor è udibile nel finale della sua Escape From The Swamp.
• In The Wedding March, Brian May si avvale di un organo Hammond e soprattutto di una prima versione del Deacy Amp, il piccolo amplificatore relizzato da John Deacon che rivoluziona il suono della Red Special per tutti gli anni a seguire. Brian May ha apprezzato anche il lavoro della Vox, che ha realizzato un piccolo "AC30", ma preferisce il lavoro artigianale di John.
• Nell'album, i crediti compositivi delle musiche sono divisi in 8 di Brian, 5 di Freddie, 4 di Roger e 2 di John (di cui una in comune fra Brian e Roger).
• Flash Gordon è uno dei primi film ad alto budget ad essersi avvalso di musiche composte da una rock band.
• L'idea per il progetto è stata del manager Jim Beach, il quale organizzò un incontro con De Laurentiis al fine di parlargli dell'interessamento dei Queen verso un lavoro pionieristico di quel tipo. In realtà la band era stata convinta ad accettare solo dopo aver visto alcuni minuti di sequenze. Il produttore italiano, nel sentire il nome "Queen", ha esclamato «Chi...?!», in quanto erano il primo gruppo rock che avesse mai conosciuto nella propria vita.
• La prima scelta di Mike Hodges per le musiche del film erano i Pink Floyd.
• Neanche l'attore protagonista Sam J. Jones era la prima scelta per il suo ruolo. Erano stati valutati anche Kurt Russell e Arnold Schwarzenegger. Di quest'ultimo si dice che sia stato escluso a causa di un diverbio. Ad affermarlo è stato il produttore musicale Reinhold Mack: «Schwarzenegger sarebbe diventato il protagonista di Flash, se non avesse detto al produttore "Cosa ci fa un piccolo uomo dietro una grande scrivania?"»
• Brian May ha ricordato che Mariangela Melato, la quale ha interpretato il ruolo del Generale Kala nel film, aveva stuzzicato la fantasia di Freddie Mercury per il suo uso del frustino in alcune scene. La sua voce è ben presente all'interno della canzone Flash, nel passaggio "What do you mean 'Flash Gordon' approaching?! Open fire!! All the weapons!".
• Mike Hodges ovviamente è stato anche il regista del video promozionale di Flash, girato all'Anvil Studios di Londra, ma anche di Body Language del 1982.
• Una citazione di Flash Gordon è presente nel film Ted (2012). [ ► VIDEO ]
• Brian May riprende parti di chitarra di Flash nel video Save The Badger Badger Badger del 2013 (animato da Weebl), con la voce dell'attore originale Brian Blessed. [ ► VIDEO ]
«All'inizio ero tutt'altro che convinto del mio coinvolgimento. Non volli neppure leggere in anticipo tutto il copione. Il progetto andava avanti alla giornata. Per ogni ostacolo c'era Dino De Laurentiis che interveniva con i suoi modi intraprendenti e d'altri tempi.
Quando i Queen vennero per la prima volta da me, ero sul set e in effetti stavo ascoltando i Pink Floyd. Cercavo l'ispirazione per il tema del gas velenoso. Me li ha suggeriti Dino, uno dei tanti suoi suggerimenti per il film; un'idea di Dino, che probabilmente aveva avuto contatti con il loro management. Per me sono stati momenti meravigliosi. Loro arrivarono con un carico di bobine piene di registrazioni audio per il film. I Queen sono una rockband, come sapete, per cui non cominciavano a lavorare presto al mattino. Però iniziavano alle 14 e finivano alle 6 o alle 8 del mattino seguente. La cosa andò avanti così per i successivi 21 giorni. Il fatto è che venivano a lavoro uno per volta: prima Freddie, poi Brian, poi ancora John... e così via. Io ero il capo e dovevo garantire che tutto fosse a posto, che niente si rompesse... e così via. Ma fu davvero divertente.»
─ Mike Hodges, regista - 11 novembre 2014 [ ► ]