Prosegue il trend positivo degli appalti pubblici in Sardegna.

L'inversione di rotta avviata a settembre dello scorso anno si consolida anche nel primo trimestre del 2018, in cui sono stati promossi 261 bandi di gara per lavori pubblici da eseguire nell'Isola. In termini di spesa siamo sui 102 milioni, in forte aumento rispetto ai modesti risultati dello stesso periodo del 2017.

La Sardegna si colloca così tra le regioni italiane più dinamiche sia in termini di numero degli appalti che di spesa, solo Molise e Lazio vanno meglio.

La ripresa è legata soprattutto all'attività degli enti territoriali, e in particolare i comuni che passano da 114 a 186 interventi promossi e vedono la spesa quasi triplicata, da 15 a 42 milioni. Anche le aziende speciali vanno bene, si pensi al balzo di Abbanoa che ha promosso una gara divisa in nove lotti per l'affidamento dei lavori di manutenzione degli impianti elettrici e dei servizi tecnici per un importo totale di 18 milioni.

Per quanto riguarda le grandi committenze (ministeri et similia) il numero di gare resta invariato - appena nove in tre mesi - ma la spesa è quadruplicata, si passa da 5 a 21 milioni.

"La Sardegna sembra aver superato la fase di stallo che dall'aprile 2016 ha fatto crollare la domanda, soprattutto grazie all'apporto dei comuni", commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, segretario regionale e presidente di Cna Costruzioni. "Sono segnali che vanno incoraggiati, procedendo velocemente all'efficientamento e al miglioramento delle strutture che gestiscono i processi di spesa, e alla semplificazione del quadro normativo con l'approvazione della legge Urbanistica".

(Unioneonline/L)
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