E’ un pomeriggio d’estate e sono appena andato in un bar… ha l’aria condizionata accesa a mille e posso passare un po’ di tempo davanti a un buon caffè e ad un giornale ormai spiegazzato perché letto da chissà quante persone…

Eh sì… solo quella copia nel bar è stata letta probabilmente da centinaia di persone ed è proprio il numero di lettori la prima cosa a cui pensano molti negozi che lo scelgono come canale pubblicitario… secondo te fanno bene?

Pensaci bene…

Secondo me hai dato la risposta sbagliata, ma vediamo perché…

Come fare pubblicità sui giornali: le domande per farlo nel modo giusto

La prima cosa a cui pensare è certamente il giornale sul quale pubblicizzare il tuo negozio in questo caso avevo tra la mani “La provincia di Lecco” e da un certo punto di vista ti direi che la scelta di un giornale locale è buona quanto meno perché chi si pubblicizza lì sa che i lettori sono della stessa zona del negozio.

Il problema però è un altro:

DOMANDA 1: Il tuo potenziale pubblico legge quel giornale?

RISPOSTA: Se il tuo pubblico è chiaramente un lettore di quel giornale allora fallo, altrimenti lascia perdere, non pubblicizzarti lì. Semplice.

Se scegli riviste di settore il lato positivi è che sicuramente troverai il tuo potenziale cliente, il contro è che spesso queste riviste sono a livello nazionale e quindi molti lettori non sar anno vicino al tuo negozio. Magari una buona strategia è implementare le spedizioni.

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Se scegli giornali locali il lato positivo è che viene letto da persone della zona e quindi più vicine al tuo negozio, il contro è che essendo giornali generici vengono letti da molte persone anche fuori target. Per questo genere di giornali dovrai essere bravo a realizzare dei testi che “filtrano” il lettore in target, senza spaventarti nel fare un annuncio che escluda delle persone.

La seconda domanda ha a che fare con questa foto, guardala bene e chiediti: ti pubblicizzeresti qui?

DOMANDA 2: Ha senso pubblicizzarsi in una pagina del giornale piena solo di inserzioni?

RISPOSTA: non farlo, ricorda sempre che devi essere diverso da tutti gli altri e mettersi in mezzo a tutte le altre inserzioni, magari anche di uguale grandezza, è il modo peggior per pubblicizzarti su un giornale.

I fatti dicono che la maggior parte dei negozianti lo fa.

Si pubblicizza in queste pagine di giornale senza pensarci due volte… in mezzo a decine di altre pubblicità, a volte anche accanto a competitor… ma il punto è… quanti lettori si fermano a leggere queste pagine con solo banner pubblicitari?

Pochissimi.

La maggior parte dei lettori quando vede questa tipologia di sezioni pubblicitarie cambia pagina di giornale senza nemmeno guardarla e tu, se ti sei pubblicizzato qui, hai buttato via soldi. Quindi?

Valuta bene la posizione della tua inserzione: Scegli il punto con meno banner pubblicitari, magari vicino ad un articolo inerente al tuo settore. Oppure prediligi l’intera pagina. Ma non ti buttare nella mischia.

Fare pubblicità sui giornali non è una cosa che si improvvisa. Anche se spesso arriva il venditore di turno che ti chiama con un’offerta last minute, occorre fare le dovute valutazioni.

DOMANDA 3: E’ importante mettere il proprio logo in primo piano?

RISPOSTA: assolutamente NO.

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Questa inserzione è priva di originalità e differenziazione. Io, lettore, non vedo nessun motivo per cui dovrei venire da te.

Con il tempo, il tuo logo, può diventare importante e può essere l’elemento visivo che come un solco si fissa nella mente del cliente, ma tu non sei un Brand famoso, perciò non basta il tuo logo per attirare l’attenzione dei NUOVI clienti.

Certo il tuo logo deve essere presente nella pubblicità ma non deve essere in primo piano. Sfrutta bene lo spazio che hai a disposizione per dare informazioni più utili e accattivanti al lettore.

DOMANDA 4: Quando il potenziale cliente legge l’inserzione è il momento giusto?

Vediamo cosa intendo con un’altra inserzione di esempio. Eccola:

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Devo essere sincero, per quanto questa pubblicità non sia super efficace a causa della pessima scelta di posizione sul giornale… apprezzo molto la grafica e anche l’idea dell’iniziativa.

L’iniziativa è sicuramente intelligente e diversa dal solito, però mi chiedo:

Il lettore, nel momento in cui legge la pubblicità, magari sorride e magari ne parla anche ad un amico, ma poi?

Quando legge l’inserzione è il momento giusto? In quel momento è pronto per venire in negozio? O dovrà ricordarsene magari il pomeriggio o il giorno dopo… E “puff” ecco che, preso dalle mille cose da fare, si dimentica della tua pubblicità sul giornale e si dimentica della tua iniziativa.

Non Basta un’iniziativa originale per rendere una pubblicità efficace.

Il fatto è che come tutte le altre pubblicità anche quella sui giornali deve avere un obiettivo ben preciso e misurabile, oggi il più efficace è quello di AGGANCIARE il lettore, in modo da poterlo contattare facilmente anche in seguito, ma finalmente al momento giusto.

Ti basta sfruttare la pubblicità cartacea per rimandare il lettore:

  • Sul tuo sito web in modo che poi lo agganci con le campagne di remarketing,
  • Su una tua landing page, in modo da raccogliere il contatto così lo puoi raggiungere con una newsletter al momento giusto
  • Sulla tu pagina Facebook, in modo da aumentare la probabilità che metta “Mi piace” alla pagina
  • Su un video che hai fatto e pubblicato magari sulla tua pagina Facebook

Prova pensarci, è più probabile che un lettore se vede la pubblicità su un giornale al bar venga da te in negozio o vada a sbriciare qualcosa su di te sul tuo sito o sui social?

Ah dimenticavo… la domanda che mi viene fatta più spesso è:

Ma la pubblicità sui giornali funziona oppure no?”

Come al solito mi viene rivolta la domanda sbagliata, quella giusta è:

“Cosa occorre fare per far funzionare la pubblicità sui giornali?”

Alla prossima,

Roberto Chiera
Cliento School

 

  • Colori, colori e sempre più colori! 🌈
Ok, ma qual è il tuo Tiffany? Aspetta, ti spiego.

Le vetrine, i prodotti, le grafiche social… se ci pensi i colori sono un aspetto importante quando parliamo di comunicazione e ovviamente sono presenti ovunque (l’hai notato vero? 😅).

Ma allora perché sono così sottovalutati? Perché si scelgono a cuor leggero senza studiarne le reali conseguenze?

La logica dovrebbe essere chiara: i colori hanno un impatto diretto sulle tue comunicazioni e le comunicazioni influenzano i tuoi risultati.

Ovviamente questa è una semplificazione, ma funziona.

E se è vero che i colori impattano sulla percezione di vetrine, prodotti, grafiche… che conseguenze potrebbe avere sul tuo negozio se anche tu scegliessi un tuo *potente* colore identificativo?

Proprio come il famoso caso di “Tiffany”.💚

Guarda che la stessa cosa puoi farla tu… puoi scegliere il TUO “Tiffany”! Un colore univoco, appunto che senti “tuo”, immediatamente associato dai tuoi clienti alla *tua* attività.

Hai già il tuo “Tiffany”?
Dai, faccelo sapere nei commenti e se non ce l’hai… dicci quale vorresti o quale pensi sia il più adatto per il tuo negozio! 😁

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    Qualche giorno fa sono entrato in un negozio LEGO 🧱 e sono uscito da lì che ero iscritto al loro database, di mia spontanea volontà! 🤩
Il modo in cui è successo ve lo racconto subito.

Il commesso non mi ha PREGATO, non è stato minimamente insistente: mi ha semplicemente INVOGLIATO. Con entusiasmo mi ha raccontato delle iniziative uniche legate all’essere iscritto, gli eventi, i vari vantaggi… che motivo avevo di dire no? 😊

Questo è quello che dev’essere anche il *tuo* approccio. Non vendere, ma *offrire*, dare dei buoni motivi ai clienti per iscriversi, interagire, interessarsi a ciò che fai.

Ovviamente questo approccio non funzionerà sempre.❗
Magari su dieci persone a cui parlerai con entusiasmo, si iscriveranno solo tre, ma il tuo obiettivo è MASSIMIZZARE il risultato.

Meglio dieci persone davvero interessate a ciò che fai e dici, che cento iscritte con una email e un telefono finti solo per andarsene velocemente! 😅

Hai dei metodi sicuri o simpatici che usi? Se sì, perché non ce lo racconti qui nei commenti? Magari ci iscriviamo anche noi! 😉

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