Era arrivato con il suo numeroso staff (circa mille dipendenti) per le vacanze nella lussuosissima villa di Vallauris, Golfe Juan, in Costa Azzurra. Salman Bin Abdelaziz, re dell'Arabia Saudita, voleva il massimo della sicurezza (e, forse, anche della privacy), e ha chiesto la chiusura della spiaggia sotto la sua casa, quella di La Mirandole, e la possibilità di costruire un collegamento diretto tra la villa e il lungomare.
Richieste che i francesi non hanno accolto di buon grado: odiosa, per gli abitanti della Costa Azzurra, soprattutto, la richiesta di privatizzare a scopo personale uno spazio pubblico. Così i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche e i sindaci dei comuni della zona hanno lanciato una petizione online che ha raccolto più di 150 mila firme, per bloccare le richieste del sovrano.
«Ricordiamo che questa zona naturale, come tutto il dominio pubblico marittimo – ha detto Jean Noel Falcou, promotore della petizione - è un bene comune inalienabile di cui devono poter beneficiare tutti, abitanti del luogo, turisti, francesi, stranieri».
Così, anziché rimanere in Costa Azzurra fino al 20 agosto, come aveva programmato, Salman Bin Abdelaziz è partito per Tangeri, Marocco, con un volo privato.
E la spiaggia di La Mirandole, che era stata chiusa con le transenne, è riaperta ai bagnanti.
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