Distrutto e abbandonato sul ciglio della strada. Finisce così l’avventura di HitchBot, il robottino autostoppista. HitchBot è stato progettato dai ricercatori dell'università Ryerson di Toronto, in Canada, per un esperimento sociale.
Il robot, come un qualunque autostoppista, aspettava un passaggio a bordo strada mostrando il cartello con la sua prossima meta. Gli automobilisti lo caricavano e lo facevano scendere al raggiungimento della meta. E così via fino alla destinazione finale. Durante il viaggio il robot avviava conversazioni coi conducenti.
Le sue avventure – HitchBot ha viaggiato con successo in Canada e in Europa - venivano documentate passo a passo su internet, grazie a un GPS incorporato e alle foto che scattava ogni 20 minuti, tanto che il robottino è diventato un beniamino della rete e in particolare dei bambini.
Ma qualcosa questo weekend deve essere andato storto, perché Hitchbot è stato aggredito e scaricato lungo una strada di Philadelphia. Un passante l’ha trovato e ha pubblicato foto su Twitter, scatenando reazioni di rabbia verso i vandali. Per fortuna, nel mondo delle cose tutto si aggiusta e speriamo di rivedere presto il robottino col pollice verso l’alto.