Hotel «spazzato via» da una valanga
Fino ad ora estratte 3 vittime, 27 dispersi

Pescara. «Ci sono tanti morti». Lo ha detto all’Ansa Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che dalla sera di mercoledì 18 gennaio si é messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano a Pescara sommerso da una valanga.Fino ad ora sarebbero state estratte tre vittime. Soccorsi difficilissimi a causa delle condizioni meteorologiche.

Valanga sull’hotel Rigopiano, a Farindola, in provincia di Pescara in cui erano presenti 22 turisti e 7 dipendenti. Ci sarebbero anche due bambini tra gli ospiti. L’allarme è stato lanciato via Whatsapp: «Albergo sommerso da neve». Due persone erano state messe in salvo, mentre tante altre sono rimaste intrappolate per ore nella struttura, il cui tetto è crollato dopo la slavina. I primi soccorritori hanno raggiunto solo alle 4 del mattino sugli sci all’hotel alle pendici del Gran Sasso, investito dalla valanga dopo il terremoto: i soccorsi stanno intervenendo in condizioni proibitive. I dispersi sarebbero una trentina.

L’albergo sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve: i soccorritori non sono ancora riusciti a entrare nella struttura, dalla quale non provengono voci ma al cui interno si vedono delle luci. Due persone che al momento dell’incidente si trovavano all’esterno sono state intanto messe in salvo. Si attende l’arrivo di un «bruco», un piccolo gatto delle nevi che potrebbe riuscire a farsi strada e che può trasportare fino a otto persone.

Una delle due persone tratte in salvo all’hotel «Rigopiano» è in stato di ipotermia. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita. L’uomo è stato prelevato con l’elicottero della Capitaneria di Porto, a bordo del quale c’era un infermiere del 118 di Pescara. E’ stato trasportato all’aeroporto d’Abruzzo, per il successivo trasferimento nell’ospedale del capoluogo adriatico.

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