È stato sospeso a tempo indeterminato per aver parlato. Christian Rosso, 31 anni, autista per l'Atac da 7, lo ha saputo mercoledì pomeriggio. Tre giorni prima aveva pubblicato un video in cui elencava i problemi che da settimane congestionano il trasporto pubblico della Capitale: dalle tensioni fra passeggeri e conducenti, fino alla decisione del sindaco Marino di cambiare assessore ai Trasporti e azzerare il cda dell’azienda.
Il suo video ha fatto molto discutere. Tanto che l'azienda ha deciso di congelarlo, come lavoratore e come uomo.
«Me l'aspettavo, era prevedibile», racconta Christian al termine del sit-in tenutosi in Piazza del Campidoglio in cui ha ricevuto la solidarietà di tutti i colleghi.
Qual è l'accusa che le viene mossa?
«Violazione del codice etico. E perché ho parlato di 70 dirigenti, quando in realtà sono 57».
Cosa farà ora?
«Grazie anche all'intervento del Movimento 5 stelle ho a disposizione dei legali per difendermi. Stamani mi ha convocato il nuovo assessore ai Trasporti per ascoltare in prima persona quanto accaduto».
Come se la caverà senza stipendio?
«Sul blog del Movimento è stata già organizzata una raccolta fondi per venirmi incontro. Basterebbero anche 2 euro messi da ogni autista romano per due/tre mesi. Poi, si vedrà».
Ecco, come si vedrà?
«Non lo so. Per ora vivo da solo, pago il mutuo. In più ho mia madre che sta male. Ha un cancro e un'aspettativa di vita di sei mesi. Percepisce una pensione minima in attesa di quella di invalidità. Per questo l'aiuto io a pagare l'affitto».
E sua madre cosa le ha detto?
«"Non fermarti"».