Economia

Wall Street, fermi gli scambi. Saltano il Nyse e il sito del Wsj

Dopo le difficoltà delle precontrattazioni, per tre ore guai tecnici per il New York Stock Exchange. Non si blocca invece il Nasdaq e la piattaforma Bats. Disagi anche per la versione online del Wall Street Journal. Escluso un attacco hacker

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MILANO - "Oops, 504! Something did not respond fast enough, that's all we know". Queste sono le poche parole che hanno accolto chi alle 17.32 (11,32 a New York) ha provato a cliccare sul sito del Wall Street Journal, saltato quasi contestualmente con le difficoltà mostrate dai listini di Wall Street. Il sito è poi ripartito con qualche difficoltà, mentre gli scambi sul Nyse sono rimasti sospesi per tutti i titoli per oltre tre ore. Il blocco non ha comunque impedito del tutto ai trader di comprare e vendere le azioni, in quanto hanno a loro disposizione diverse piattaforme alternative. Lo stop è arrivato dopo le difficoltà tecniche sperimentate dal Nyse già prima dell'apertura delle contrattazioni, poi apparentemente risolte. La società è al lavoro per capire cosa abbia innescato il blocco del sistema. "Stiamo attraversando alcune difficoltà tecniche che speriamo di risolvere nel più breve tempo possibile" è la mail che l'ufficio stampa del New York Stock Echange ha inviato ai reporter di mezzo mondo. Gli scambi su altri mercati sono invece andati avanti. Separatamente il Nasdaq in un comunicato ha spiegato che sta "operando normalmente" e che "è in grado di scambiare azioni di tipo A (quelle di aziende quotate al Nyse). Anche Bats, la principale piattaforma alternativa, ha confermato di essere stata sempre operativa.

La giornata negli Stati Uniti era per altro iniziata con uno stop a tutti i voli della United Airlines. Nessun aereo è partito dagli aeroporti americani a causa di un guasto ai sistemi informatici, poi risolto. Molti hanno temuto l'inizio di una raffica di cyber-attacchi ad istituzioni politiche e finanziarie. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, ha poi detto che "non ci sono indicazioni" che sia stato un attacco informatico. Tuttavia, ha aggiunto, l'allerta resta massima: "le nostre posizioni di sicurezza - ha precisato - si evolvono di continuo, per adattarsi all'ambiente" che cambia velocemente sulla base di nuove tecnologie. E si tratta di una minaccia che la Casa Bianca intende affrontare anche con un serio inasprimento delle leggi che regolano la materia. Appena poche settimane fa, proprio il Wall Street Journal - che in passato è stato preso di mira da hacker stranieri così come il New York Times, la Ap e diversi altri media - ha riferito che l'amministrazione Obama starebbe valutando il ricorso a sanzioni finanziarie nei confronti di persone e gruppi ritenuti responsabili degli attacchi, o colpevoli di sostenerli.