RICOSTRUZIONE: DEBUTTA IL DURC ONLINE MA SISTEMA VA IN TILT, UFFICI PARALIZZATI

di Elisa Marulli

8 Luglio 2015 08:07

L'Aquila -

L’AQUILA – E il sistema di velocizzazione delle pratiche finì per paralizzare la ricostruzione.

È la situazione paradossale che vivono gli uffici dedicati alla ricostruzione del Comune dell’Aquila e del “cratere” che si trovano da circa una settimana impossibilitati a rilasciare il Durc, ovvero il documento unico di regolarità contributiva necessario per le aziende ai fini della liquidazione dei Sal (stato di avanzamento lavori).

Il pastrocchio è stato causato dalla nuova procedura per il rilascio del Durc online, attuata da Inail, Inps, Casse edili e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in base alle disposizioni del decreto ministeriale dello scorso 30 gennaio, adottato con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti delle imprese italiane e per favorire risparmi di tempo e risorse economiche per le pubbliche amministrazioni.





In pratica, in base alle nuove disposizioni è possibile ottenere con un clic del mouse il pdf sulla regolarità contributiva, che avrà una validità di 120 giorni e potrà essere utilizzato per ogni finalità richiesta dalla legge.

Il decreto esclude, però, L’Aquila e i centri del “cratere” da questa ‘riforma’ telematica. All’articolo 9 del decreto di legge si legge che “non oltre il 1° gennaio 2017 resta assoggettato alle previgenti modalità di rilascio Durc richiesto in applicazione dell’articolo 10 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 4 febbraio 2013”.

Ma qualcosa non ha funzionato e gli impiegati si sono ritrovati davanti a una procedura che, piano piano, è andata paralizzandosi.

“Siamo nei guai – ammette candidamente ad AbruzzoWeb l’assessore alla Ricostruzione del Comune del’Aquila Pietro Di Stefano – I primi giorni i funzionari hanno notato un rallentamento nella procedura, che permetteva solo operazioni parziali. Da qualche giorno sono proprio oscurate le 'maschere' del sistema, con la conseguente paralisi del rilascio dei documenti”.





L’assessore riferisce che i funzionari hanno segnalato il disservizio all’Inail solo “verbalmente” e annuncia di inviare a breve una lettera per chiedere spiegazioni. “Siamo stati esclusi da questa riforma proprio per evitare rallentamenti, invece siamo paralizzati”, commenta.

Intanto i Durc arretrati continuano ad accumularsi, difficile anche stimare quanti ce ne siano. “Da circa una settimana siamo fermi, impossibile quantificare quelli in sospeso”, spiega Di Stefano.

Una criticità che deve essere sanata al più presto. Il blocco dei Durc ha conseguenze molto pesanti sull’intera filiera della ricostruzione. Si rallentano, infatti, i pagamenti dei Sal alle aziende, che quindi ritardano i pagamenti a subappaltatori, fornitori e alle maestranze.

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