"De Mossi vinse a Siena, io lo farò in Regione"

L’inaugurazione della sede di Forza Italia diventa il trampolino di lancio per la Ceccardi: "La città dimostra che la Toscana è contendibile".

Migration

di Cristina Belvedere

"Siena è l’esempio della lotta di Davide contro Golia: dopo 50 anni di centrosinistra, stavolta è decisiva. Non siamo mai stati vicini alla vittoria come in questo momento". Parola della candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Susanna Ceccardi, che ieri ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede di Forza Italia in via del Paradiso. Tanti i temi su cui attaccare gli avversari politici, dalla sanità, alle infrastrutture, passando per "le banche amiche e il clientilismo", l’europarlamentare della Lega ha partecipato all’evento senese con il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, il vicecapogruppo azzurro alla Camera Stefano Mugnai e lo stesso sindaco Luigi De Mossi. Accanto a loro, il coordinatore provinciale azzurro Lorenzo Lorè, la coordinatrice comunale Anita Francesconi, ma anche la senatrice Tiziana Nisini con il candidato consigliere Riccardo Galligani, il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini, tutta la giunta De Mossi e tanti iscritti e simpatizzanti.

"I monopoli cadono – ha detto la Ceccardi – anche quelli politici. L’alternanza è democrazia, è futuro. Siena è stata abbandonata in termini di infrastrutture, invece deve essere connessa al resto del mondo perché tutto il mondo vuole venire a Siena". E ancora: "In dieci anni la giunta Rossi non ha fatto una sola opera strategica – ha rimarcato –. Aprire in questo momento una sede di partito non è scontato. E’ un presidio importante sul territorio, un punto di riferimento per la gente". E in riferimento all’esperienza del sindaco De Mossi: "Il sistema di potere costruito dal centrosinistra gli si rovescerà addosso: Siena ne è l’esempio con le sue eccellenze. La città non è solo turismo rappresenta l’eccellenza del made in Italy nella farmaceutica e più in generale nel campo delle scienze per la vita. Abbiamo delle professionalità nel campo medico e della ricerca che tutto il mondo ci invidia. Dobbiamo investire su queste eccellenze, stimolarle e metterle in condizione di primeggiare nel mondo". E infine: "Siamo di fronte a una battaglia storica – ha concluso –. Potevo restare in Europa invece mi sono messa in gioco per avversare un sistema di potere contro cui lotto da sempre. Tuttavia non sediamoci, perché niente è scontato".

Da parte sua, il sindaco De Mossi ha ricordato i passaggi della sua candidatura nel 2018: "Senza Mugnai, Tajani, Salvini e la Meloni non so come sarebbe andata a finire – ha detto –. Il civismo è importante, ma lo sono anche i partiti politici legati al territorio. La Ceccardi ha la possibilità, le qualità e le capacità di battere Eugenio Giani. Ha fatto il sindaco, quindi conosce il territorio e i suoi problemi". E sulla campagna elettorale: "Finora è andata a rilento per l’emergenza sanitaria, ora con i partiti e il civismo possiamo fare un grande risultato, che porterà a un cambiamento epocale in una Regione che è amministrata male". De Mossi è stato quindi chiaro sulle aspettative di Siena: "Tra i territori serve pari dignità, non accetto di essere subordinato a nessuno. Per troppo tempo siamo stati dimenticati nella sanità, nei trasporti e nelle infrastrutture. Susanna ci farà essere testimonial dell’eccellenza toscana. L’occasione di oggi non sarà quindi il suo unico passaggio sul nostro territorio. La campagna elettorale è solo all’inizio".