Era un assedio. Da una parte, decine di ragazze che avevano brindato ad Arcore durante le cene eleganti. Dall'altra Silvio Berlusconi, l'ex premier visto come una spugna da prosciugare. Al Cavaliere le donne chiedevano una sola cosa: soldi, tanti soldi. In cambio, ipotizzano i pm di Milano che indagano Berlusconi per corruzione in atti giudiziari, loro avrebbero tenuto il becco chiuso sulle cene eleganti che si tenevano a villa San Martino.
La conferma arriva da alcuni audio trovati dalla polizia giudiziaria nei telefonini sequestrati il 17 febbraio 2015 ad alcune delle protagoniste.
C'è una registrazione di una telefonata, ad esempio, fatta il 20 giugno 2013 da Alessandra Sorcinelli e Barbara Guerra all’ex premier. Le ragazze, che registrano di nascosto da Berlusconi, lamentano la sufficienza con cui si sentono trattate dal ragionier Giuseppe Spinelli, dal quale aspettano i soldi con urgenza.
L'AUDIO
Berlusconi: «lo adesso ho dato a Spinelli il benestare per darvi i soldi per andare in America!».
Sorcinelli: «Ah! E invece Spinelli dice di no».
Berlusconi: «Ma come no! Lo chiamo, lo chiamo subito!».
Guerra: «Silvio, sono Barbara, io sono stanca di essere presa per il culo! Scusami il termine, adesso sono veramente stanca!».
Berlusconi: «Ho fatto un assegno io ieri di 160.000 euro per pagare i mobili della casa...».
Guerra: «Ascolta, Silvio, non è casa mia quella! Sono in mezzo a una strada ancora! Dopo 4 anni di merda! Ma stiamo scherzando? Basta!, eh?».
Berlusconi: «Come scherzando?».
Guerra: «Basta esser presa per il culo, sono stanca! Stanca! Ogni anno stiamo dentro cosi! Basta!».
Berlusconi: «Guarda che io non capisco niente...».
Guerra: «No, capisci invece! Capisci bene!».
Berlusconi: «Allora cosa faccio?».
Sorcinelli: «Se puoi chiamare subito Spinelli...sì, di fare il bonifico, e poi ci vediamo».
Berlusconi: «Va bene, se c’è il bonifico non c’è bisogno di vederci» ad Arcore.
Sorcinelli: «No no, veniamo anche se c’è il bonifico».
GLI SMS DELLA POLANCO
Chi invece preferisce gli sms alle conversazioni è Marysthelle Polanco, anche lei tra gli indagati nel Ruby-Ter. Probabilmente indirizzando il suo messaggio a Nicolò Ghedini, un pomeriggio la ragazza scrive: «Volevo dirti che siamo molto dispiaciute col dottore xke’ nn ci riceve e ci chiude le porte, cose che prima nn faceva (...) Nn ce la faccio più a tenere vostre bugie e la vostra presa per il culo lui aveva promesso pagare il mio avvocato e ha fatto delle promesse quando ci ha detto di venire da voi a dire le bugie, mi ha usata e nn me ne frega andare in galera per colpa di lui, dirò tutto come sta ho tutte le prove».
IL DIARIO DELLA BERARDI
C'è infine chi affida le sue confidenze a un diario. Come la brasiliana Iris Berardi, che in 32 fogli manoscritti sequestratile descrive «uno specifico dettaglio di un rapporto sessuale da lei avuto con Berlusconi», scrivono gli investigatori, fissando «il primo contatto con lui» alla «settimana precedente al Capodanno 2008 (quando la Berardi era ancora minorenne)». Già durante le indagini del 2010 l'analisi delle celle telefoniche avevano localizzato nel 2009 l’ancora 17enne brasiliana nella casa di Berlusconi. Ma l'indizio era stato ritenuto troppo modesto dai pm per contestare a Berlusconi anche in questo caso il reato di prostituzione minorile.
In alto, le 19 ragazze indagate