Si riparte da Roma il 3 luglio con Domani è un altro film (seconda parte) - il tour.
Un concerto questa volta tutto fatto solo di musica a canzoni. Non c'è più tempo per le chiacchiere: i Dear Jack suoneranno, e tanto, con la voglia di portare sui palchi più prestigiosi di Italia i loro strumenti e canzoni, accompagnati dalla voce di Alessio Bernabei.
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Due settimane di prove intense, a casa, quella di Lorenzo, il chitarrista, dove hanno dormito tutti. E con tutti si intende anche fonici e tecnici, in un bellissimo clima di squadra per creare gli arrangiamenti, pensare alla scaletta, fare le ultime rifiniture, provarle in un teatro storico e adattare i cambi dell'ultimo minuto.
Anche perché se Alex Britti decide di suonare con te nella data di apertura, l'ordine delle canzoni lo devi rivedere. «Glielo abbiamo chiesto quasi per scherzo», raccontano «Eravamo a Roma l'altro giorno e ci siamo ritrovati a suonare insieme. Ha detto vengo. E per noi è un onore». Non sarà l'unico ospite di questo tour.
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Voci di corridoio parlano già di mega ospiti all’Arena di Verona (facile tirare a indovinare con il più noto, vuoi che Kekko non faccia un salto?) ma anche a Nola e Taromina potrebbero arrivare sorprese. Abbiamo parlato con Lorenzo Cantarini e Alessandro Presti, rispettivamente chitarra e basso, per capire come sarà questo tour. E soprattutto come sta andando l'effetto «un anno dopo» quando i vincitori di Amici non sono più loro! (Sì lo sappiamo che non lo erano neanche prima, sono arrivati secondi. Ma sfido chiunque a non considerarli i primi, della scorsa edizione).
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Come salirete sul palco?
Lorenzo: «Siamo carichi. Questa volta abbiamo scelto la formazione standard. Alessandro e Riccardo nella linea dietro, gli altri davanti. Non ci siamo occupati del palco, che sarà minimal e cambierà a seconda della location, abbiamo solo chiesto che ci siano delle pedane da cui poter fare grandi salti!»
Come avete pensato la scaletta?
Alessandro: «Abbiamo optato per un’idea molto più emozionale rispetto al primo tour. È un crescendo continuo emotivo. Sarà molto serrata, veloce, una canzone dietro l’altra, per travolgere la gente».
Lorenzo: «Nel primo tour parlavamo molto, avevamo lasciato spazio alle gag con il pubblico. Questa volta si suona tutto il tempo senza parlare per niente. Poi ogni volta potrebbe essere diverso perché iniziano a esserci ospiti qua e là».
Le prove come sono andate?
Lorenzo: «Abbiamo fatto tutto da soli, abbiamo avuto tempo di concentrarci, scegliendo cosa fare e come farlo!»
Alessandro: «Durante le prove sono Lorenzo e Riccardo a tenere le redini. Alessio è un’esplosione di idee, è il più emotivo e va alla ricerca delle emozioni. Il nostro ruolo è quello di tradurre in musica quello che dice».
Si può dire che il Coca Cola Summer Festival resgistrato nei giorni scorsi sia stato una prova generale?
Alessandro: «Abbiamo fatto due serate, è stato bello tornare nello stesso posto dove l’anno scorso è cominciato il percorso post Amici. Vedere come in dodici mesi siano successe tante cose e riuscire lo stesso a rapportarti alle situazioni come fosse la prima volta, senza perdere l’adrenalina che ti dà il pubblico, è fantastico».
Lorenzo: «È passato un anno da che è finito Amici, c’è stata un’altra edizione, con nuovi finalisti e vincitori. Questo comporta una grande differenza in noi e sapevamo che avrebbe significato qualcosa anche nel nostro percorso. Invece ci siamo resi conto di quanto ci vogliono bene i nostri fan. Abbiamo fatto più che un bagno di folla e stentiamo a crederci».
Non vi fa un po' paura che le nuove edizioni dei vari talent vi portino via pubblico?
Lorenzo: «Quest’aspetto abbiamo cercato di tenerlo d’occhio da subito. Il talent show comporta una spinta pazzesca e ti butta subito sulla cresta dell’onda, ma eravamo consapevoli da subito della possibilità che il gioco si inverta. Noi vogliamo da sempre far vedere chi siamo e che ci meritiamo quello che è successo, senza adagiarci sul successo di Amici e basta».
A proposito di nuovi vincitori, in questi giorni avete fatto un sacco di selfie coi i colleghi, ma con i The kolors no!
Lorenzo: «Già, abbiamo anche rincorso i Litfiba per fare una foto con loro, anche se non sono sicuro che Piero Pelù abbia capito chi eravamo! Con i The Kolors siamo stati nello stesso albergo, abbiamo trascorso serate insieme, pranzato, cenato, ma in effetti non abbiamo fatto neanche una foto! Almeno abbiamo fatto amicizia!»
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Avete dato qualche consiglio, post vittoria?
Alessandro: «Consigli no, non ci siamo mai sentiti nella posizione di poter dare consigli a qualcuno. La realtà è che c’è uno scambio continuo. Noi possiamo dare qualcosa a loro, loro a noi».
Lorenzo: «Mi hanno chiesto come era stato per noi l’anno scorso, ci siamo ritrovati in quei primi momenti, i primi eventi importanti, quando sei ovunque, la gente per strada inizia a riconoscerti. È stata una bella chiacchierata, piena di punti in comune, alla faccia di quei giornalisti, ma anche alcuni fan, che stanno solo aspettando la lite, che qualcuno dica che li temiamo o che loro temono noi. Non è così, fatevene una ragione!».
Quindi, buttiamola sul ridere, se non è una gara di musica, siamo sicuri che non sia neanche una gara di ciuffi?
Alessandro: «No, no! (ride) Ognuno ha il suo ciuffo! E c’è spazio per tutti!»
Le date del tour:
3 luglio: Cavea - Auditorium Parco della Musica - Roma
24 luglio: Nola (NA) - Vulcano Live
25 agosto: Taormina - Teatro Antico
31 agosto: Verona - Arena