I libri per bambini messi al bando dal sindaco di Venezia

Sono titoli che vanno da "Se io fossi te", sull'importanza di rimanere se stessi, a "Ernest e Celestine", dedicato all'aiuto nonostante le diversità. Ecco le loro trame

Volevo raccontarvi alcune delle trame dei libri per l’infanzia che il nuovo sindaco di Venezia ha fatto ritirare dagli asili e dalle scuole dell’infanzia perché, come ha dichiarato Luigi Brugnaro, “trattano argomenti che non devono essere affrontati dalla scuola, ma dai genitori”.

Sono io il più belllo, di M. Ramos (Babalibri, 2012) Un lupo si pavoneggia per il bosco, forte del timore che sa incutere sugli altri animali. “È vero che sono io il più bello?” , chiede a tutti. Gli animali del bosco lo assecondano, e mentono per paura di lui. Ma arriva un draghetto coraggioso e sputafuoco a ridare forza  alla verità.

Guizzino, di L. Lionni (Babalibri, 2006) Guizzino, piccolo pesce nero in mezzo a un banco di pesci rossi, è l’unico a non venire divorato da un grosso pesce famelico.  Girovagando solitario per il mare, trova un altro banco di pesci rossi, nascosti per la paura di essere mangiati. Grazie a un trucco, Guizzino riesce d unire il gruppo e a sconfiggere il pesce tiranno.

Se io fossi te, di R. Hamilton e B. Cole (Il Castoro, 2009) Papà e figlia giocano al “Se fossi”, scoprendo che ci sono cose belle nell’essere bambini, e cose belle nell’essere adulti. Ma soprattutto imparano che, in fondo in fondo,  la cosa più tranquillizzante è rimanere proprio quelli che siamo.

Piccolo Uovo, di F. Pardi e F.T. Altan (Lo Stampatello, 2012) Un uovo sta per schiudersi, ma non sa ancora quale sarà la sua famiglia. Gira quindi il mondo per conoscere tutte le possibili realtà lasciandoci, alla fine del libro, con la curiosità di scoprire come sarà, al momento della nascita, la sua famiglia.

Piccolo blu e piccolo giallo di L. Lionni (Babalibri, 1999) Piccolo Blu e Piccolo Giallo sono amici, ma così amici che, giocando insieme, finiscono per mischiarsi uno con l’altro e diventare verdi. Un libro metaforico e simbolico, di incredibile potenza comunicativa. Un testo straordinario tradotto, amato e  premiato in tutto il mondo ad oltre sessant’anni dalla prima edizione.

Ernest ha l’influenza - Ernest e Celestine, di V. Gabrielle (Gallucci, 2013) Ernest e Celestine sono un orso e una topolina. Vivono insieme e si vogliono bene, nonostante appartengano a due mondi diversi. In questo episodio, Ernest ha l’influenza, e Celestine si prende cura di lui. La saga di Ernest e Celestine è così famosa, in Francia e nel mondo, che ne è stata recentemente tratto un lungometraggio animato, con sceneggiatura di Daniel Pennac.

Potrei continuare a lungo perché io – come moltissimi pedagogisti e centinaia di insegnanti – utilizzo quotidianamente questi libri con i bambini con cui lavoro. La lista completa prevede infatti 49 titoli, uno più bello dell’altro.

Piccoli gioielli della letteratura per l’infanzia che insegnano tante cose: l’accoglienza, l’ascolto, la capacità di relazionarsi con gli altri e di comprendere gli  adulti, il senso dell’affetto, la profondità dell’amicizia, il coraggio, l’esistenza della diversità, la relazione tra pari, la capacità di reagire a un sopruso, il dialogo, la costruzione dell’identità, la presa in carico, la cura, l’attenzione, il rispetto.

Impedendo ai bambini di Venezia di godere gratuitamente di questi libri, ci dice il sindaco, si evita che vengano a contatto con argomenti che soltanto una famiglia dovrebbe affrontare. È un’idea molto buffa e verrebbe quasi da ridere, se non ci fosse da piangere.

Sarei infatti curiosa di sapere dal sindaco Brugnaro quali sarebbero, una volta eliminati tutti gli argomenti contenuti in questi libri, i temi che, secondo lui, una maestra dell’asilo nido o della scuola dell'infanzia dovrebbe affrontare con i propri bambini. Forse neanche uno.