Entra in vigore oggi la riforma del divorzio breve. Per l’addio definitivo dovrebbero bastare da 6 mesi a un anno di separazione. Vale per le nuove richieste, ma anche i procedimenti già in corso, circa 200mila, possono chiedere il nuovo rito. Il timore è di un ulteriore rallentamento delle attività dei tribunali. I dettagli su come divorziare con la legge 55/2015.
Tempi
Dai tre anni attuali a 12 mesi. Si riducono così i tempi di separazione ininterrotta dei coniugi per far avviare la pratica di divorzio.
Il termine decorre dalla comparsa davanti al presidente per la separazione. Se è consensuale si riduce a 6 mesi.
Procedimenti in corso
È l’articolo 3 della legge che consente l’applicazione delle nuove norme ai procedimenti in corso al momento dell’entrata in vigore della riforma.
Per quanti
Si può andare da 50 a 300mila per i processi in corso, dipende da quanti decidono di passare dalla separazione al divorzio. Non tutti lo fanno in Italia.
Consensuale
L’iter davanti al giudice per separazione, divorzio o modifica delle condizioni parte proprio dalle condizioni su cui marito e moglie si sono accordati. I due possono usare lo stesso avvocato. Il giudice tenta la conciliazione, quando questa fallisce autorizza i coniugi a vivere separati. Da qui scattano i sei mesi per fare domanda di divorzio e parte anche lo scioglimento della comunione dei beni. Nella domanda per il divorzio devono esserci le condizioni su figli e rapporti economici.
Divorzio giudiziale
Se non c’è consensualità fra i coniugi è di 12 mesi il periodo di separazione ininterrotta che permette di presentare la domanda di divorzio. Per la sentenza definitiva ci vogliono più di due anni. In questa sentenza ci sono i dati del mantenimento economico e le modalità di visita dei figli.
Accordo di negoziazione assistita
Si può fare per separazione, divorzio o modifica delle condizioni dai coniugi con l’assistenza dei rispettivi legali. È un’alternativa alla via giudiziale, anche a quella consensuale e deriva da norme già approvate con il decreto sblocca Italia. Si può utilizzare anche se ci sono figli minorenni. È un accordo scritto che passa al pubblico ministero e va fatto dopo sei mesi dall'accordo di separazione. Gli avvocati devono inviare l'atto all'ufficiale di stato civile del Comune entro 10 giorni
Sindaco
È una scelta che riduce i costi perché non è obbligatoria l’assistenza legale. È possibile separarsi, divorziare o modificare le condizioni di separazione e divorzio davanti al sindaco. Non si può utilizzare se ci sono figli minori o maggiorenni ma che necessitano tutela. Anche in questo caso servono almeno sei mesi di separazione. Non ci possono essere patti di trasferimento patrimoniale.