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Totò Riina assolto per l’omicidio del giornalista De Mauro

Mauro De Mauro è stato un giornalista italiano, rapito da cosa nostra e mai più ritrovato. Originario di Foggia, si era trasferito a Palermo con tutta la famiglia. Lavorò presso giornali come Il Tempo di Sicilia, Il Mattino di Sicilia e poi a L’Ora, rivelandosi un ottimo cronista.

LA SUA “COLPA”

De Mauro aveva pubblicato su L’Ora, il 23 ed il 24 gennaio 1962 il verbale di polizia, risalente al 1937 e caduto nel dimenticatoio, in cui un medico siciliano Allegra, affiliato alla mafia nel 1916 e pentito mafioso dal 1933, elencava tutta la struttura del vertice mafioso.

Tommaso Buscetta, davanti ai giudici Falcone e Borsellino, quindici anni dopo la scomparsa del giornalista, disse che

“… De Mauro era un cadavere che camminava. Cosa Nostra era stata costretta a ‘perdonare’ il giornalista perché la sua morte avrebbe destato troppi sospetti, ma alla prima occasione utile avrebbe pagato anche per quello scoop. La sentenza di morte era solo stata temporaneamente sospesa”

LA VENDETTA DI COSA NOSTRA

Il giornalista dopo quel verbale era stato trasferito dalla redazione “Cronaca” a quella dello “Sport” de L’Ora, poi il rapimento. La sera del 16 settembre del 1970, De Mauro rientrava come di consueto nella sua abitazione di Palermo.

Il rapimento avvenne un paio di giorni prima della celebrazione delle nozze della figlia Franca. De Mauro fu visto l’ultima volta dalla figlia mentre posteggiava la macchina davanti la sua abitazione di via delle Magnolie.

La figlia, vedendo però che il padre non la raggiungeva uscì dal portone e vide due uomini che intimavano al padre di seguirlo. De Mauro, salì nuovamente in macchina e ripartì senza voltarsi per salutarla. Di De Mauro non si seppe più nulla.

Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Ieri l’assoluzione definitiva di Totò Riina per l’omicidio di De Mauro.