Una ricerca vera, fatta su larga scala, con analisi di dati incrociati. E' appena stato presentato il nuovo Talent Shortage Survey di ManpowerGroup: 41.700 datori di lavoro coinvolti in 42 Paesi, per capire quali sono le aree per cui il mercato cerca figure professionali adeguate, ma non riesce a trovarle (nella gallery, i 10 profili più ricercati in Italia). Ogni Paese ha, in realtà, le sue esigenze: dipende dalla struttura economica, dalla storia, dalle occasioni di quel momento: «E poi c'è il fatto che, per esempio, la tecnologia si evolve sempre più velocemente e cambiando continuamente le competenze necessarie per i nuovi lavori richiesti», così Jonas Prising, CEO di ManpowerGroup, introduce il report, «I talenti che si cercano devono sempre più essere in asse con la strategia di business.
Anche i datori di lavoro dovrebbero promuovere una cultura dell'apprendimento all'interno delle loro organizzazioni e incoraggiare i dipendenti a tenersi bene al passo con ciò che le loro carriere richiedono».
Il 38% delle imprese evidenzia comunque una crescente difficoltà nella ricerca dei lavoratori (2% in più rispetto al 2014), con picchi massimi in Giappone (83%), Perù (68%), Hong Kong (65%), Brasile (61%) e Romania (61%). Le motivazioni? Queste le principali: per il 35 % dei casi ci sarebbe proprio una mancanza di candidati disponibili, mentre il 34% delle aziende lamenta una bassa competenza tecnica delle persone. C'è chi (22 %), invece, vorrebbe più esperienza e chi (17%) sostiene che manchino le cosiddette soft skills, le abilità e le competenze sociali. Infine, più pragmaticamente, alcuni (13%) non hanno adeguate risposte perché i candidati chiedono stipendi maggiori di quelli offerti.