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AcegasAps, oltre 40 milioni d’investimenti «A Padova reti sicure e meno allagamenti»

Sfida ai cambiamenti climatici: servizi a prova di disastro ambientale. Il direttore Gasparetto: «Ridurremo ancora i rischi»

Cristiano Cadoni
2 minuti di lettura



Attentati, terremoti, ma soprattutto eventi meteorologici di grande impatto, come quelli che si verificano sempre più frequentemente. A queste evenienze si prepara AcegasApsAmga. Il prossimo traguardo della multiutility nordestina è quello di attrezzarsi per garantire alla città una continuità dei servizi anche in condizioni estreme. Non un attacco alieno, certo, né una pioggia di meteoriti, ma più probabilmente un’ondata di maltempo come quella del luglio scorso che ha fatto strage di alberi e allagato strade e sottopassi. «In un territorio così evoluto, la garanzia di continuità è un valore aggiunto enorme», esordisce il direttore generale Roberto Gasparetto. «Dopo aver eliminato i gradi più alti di rischio, lavoreremo per eliminare anche quello medio e arrivare a arrivare solamente a un residuo non governabile». L’attacco alieno, appunto.

l’efficienza paga

Per essere pronti a tutto, bisogna avere di tutto e di più. Gasparetto le chiama «ridondanze del sistema». In pratica si tratta di lavorare su una rete già affidabile, che ha punte di eccellenza, per attrezzarla ulteriormente. Costa? Certo. E chi paga? «Finanziamo gli investimenti con i risparmi che raccogliamo rendendo il sistema più efficiente», spiega il direttore. «Puntiamo a un livello che ha un valore immenso», insiste Gasparetto, «e che permetterà all’amministrazione comunale di farne argomento di marketing territoriale. Per un’azienda è importante sapere di potersi insediare in una zona industriale che garantisce continuità di servizio idrico ed energetico, che non si allaga».

il gas in tutti i casi

L’esempio più chiaro di come si può rendere una rete più affidabile è quello che si ricava dalla chiusura dell’intervento in corso sull’anello del gas. Padova aveva, fino a oggi, due rami separati. Così gli utenti erano esposti al pericolo di un’interruzione dell’approvvigionamento. «Abbiamo saldato l’anello sud, connettendo i due rami», racconta Gasparetto. «Adesso se salta una parte, c’è l’altra che alimenta la città. E nessuno resterà più senza».

l’acqua del veneto

Qualcosa di simile sta succedendo anche alla rete idrica che sarà connessa alla rete acquedottistica regionale, vecchio progetto mai decollato del tutto. «La nostra acqua è un’eccellenza», ribadisce Gasparetto, «ma il collegamento con gli altri gestori ci assicura che in caso di degrado delle fonti o rotture, avremo sempre un’alimentazione».

meno allagamenti

Il piano per ridurre il rischio è a un buon punto, assicura il direttore della multiutility, «tanto è vero che già a luglio sono finiti sott’acqua quasi soltanto alcuni sottopassi che non gestiamo noi». Però ci sono ancora zone critiche, per esempio Forcellini. «Nel 2019 ci saranno altri investimenti», assicura Gasparetto, «e contiamo di ridurre ulteriormente l’impatto delle piogge intense. In ogni caso abbiamo verificato anche in queste ultime occasioni che la prevenzione paga. Quest’estate, quando è arrivata la pioggia intensa, avevamo già pulito le caditoie ed eravamo già in campo, così abbiamo potuto aiutare il Comune nella rimozione degli alberi caduti».

gli investimenti

Novanta milioni sono stati investiti l’anno scorso dall’azienda in tutto il Nordest, 40 a Padova. E quest’anno saranno un po’ di più. Gasparetto parla di cento milioni, complessivamente. «Installeremo altri 40 mila contatori elettronici del gas, dopo i 20 mila dell’anno scorso», conclude Gasparetto, «investiremo 10 milioni sull’acquedotto e oltre 15 sugli impianti di depurazione». —

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