E-commerce, 15 milioni di italiani fanno shopping online

Il 43,5% dei cittadini connessi fa acquisti su internet. A motivarli risparmio, comodità e confronti. Ma non mancano i timori, dalle frodi alle condizioni dei prodotti

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(Foto: Corbis)[/caption]

Continueranno pure a informarsi attraverso la tv ma gli italiani, in attesa che arrivi il negozio del futuro, sembrano ormai calati nelle dinamiche della rete almeno per lo shopping. Lo racconta il 12esimo rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione presentato ieri alla sala Zuccari del Senato, a Roma, secondo il quale il 43,5% degli utenti di internet in Italia, cioè dei cittadini che dispongono di un qualche tipo di collegamento, fa acquisti sul web.

Si tratta di circa 15 milioni di persone guidate anzitutto dalla voglia (o necessità) di risparmiare qualcosa. Così almeno la pensa il 37,1% di loro, secondo cui fare la spesa su internet è più economico. Ma il 32,8% sceglie questa modalità per ovvie ragioni di comodità e un altro 19,8% per la semplicità. Si incuneano tuttavia motivazioni anche più sottili, legate all’efficacia di vendita dei marketplace della rete rispetto agli esercizi tradizionali – la pensa così il 12,8% del campione – riferendosi fondamentalmente alla possibilità di informarsi e confrontare prezzi e dettagli. Per il 7%, infine, lo shopping online è semplicemente più divertente.

Il rapporto segnala però anche qualche ombra. Su tutte le ormai note paure di frodi e furto di dati collegate ai pagamenti online (28,7%), con particolare incidenza fra gli over 65 (34,6%) e le fasce della società meno istruite (32,6%). Solo il 10,3% si fida totalmente nel mettere in circolazione i dati delle proprie carte. Nonostante una minoranza lo trovi divertente, per molti (23,2%) comprare sul web rimane un’attività decisamente più fredda rispetto al contatto diretto con il negoziante e lo staff.

Non basta. Ciò che preoccupa è anche lo stato del prodotto una volta consegnato oltre alla corrispondenza con quanto scelto online. Insomma, la fiducia è ancora pochina. Senza contare, come avevamo già visto, i tempi di spedizione: il 21,8% teme infatti un ritardo nella consegna o addirittura di trovare nel pacco prodotti fallati. Non è un caso che, tornando ai timori sui pagamenti, il 24,4% rinunci alla fine all’acquisto, e questo è esattamente il punto sul quale le aziende italiane presenti online (ancora pochissime) ma anche i grandi portali di e-commerce devono lavorare. Il 65,3%, pur perplesso, non è comunque disposto a fare a meno dei vantaggi legati all’e-commerce.