Gazzetta di Modena

Modena

Carpi, parte la sostituzione delle tubature

di Serena Arbizzi
Carpi, parte la sostituzione delle tubature

Avviato il primo stralcio da 6 milioni. Il sindaco Bellelli: «Entro il 2019 Carpi avrà l’acquedotto più moderno d’Italia» 

20 febbraio 2018
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CARPI. I tanto attesi lavori di sostituzione della condotta idrica che da Fontana di Rubiera, nel Reggiano, arriva a Carpi sono in partenza. Ieri mattina il taglio del nastro ufficiale con il sindaco Alberto Bellelli, la presidente Monica Borghi e l’ingegner Davide De Battisti di Aimag ha dato il via ufficiale agli interventi. Il tema è molto sentito dai cittadini, soprattutto dopo la scoperta di fibre di amianto nell’acqua pubblica. Le tubature, risalenti a fine anni Cinquanta e ormai obsolete, saranno cambiate in tre stralci per quanto riguarda la condotta Dn350. Il primo stralcio verrà completato a fine estate 2018 e avrà una lunghezza di 6,9 chilometri per un investimento di circa 6 milioni.

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«Verranno posati 6400 metri di condotta in ghisa di ultima generazione con giunta a bicchiere - ha spiegato l’ingegner De Battisti - si tratta di ghisa sferoidale con un rivestimento esterno in poliuretano espanso e un rivestimento interno in malta centrifugata d’altoforno. Una garanzia ulteriore di tutela sull’acqua che, al momento dell’estrazione dai pozzi, è già potabile. La nuova condotta avrà un diametro di 700 millimetri, al contrario dei 350 attuali. La sostituzione della condotta non comporterà aumenti in tariffa per i cittadini perchè gli investimenti sono già stati ricompresi nell’articolazione tariffaria già approvata da Atersir. A Carpi, ogni anno, vengono consumati 10 milioni di metri cubi di acqua. Sono state effettuate due gare per l’affidamento: la prima per la fornitura dei materiali (2 milioni e 400mila euro), la seconda per la posa (2 milioni e 600mila euro). Un altro milione è stato necessario per indennizzi e opere accessorie. Il completo rinnovo dell’adduzione è stato inserito nel piano 2016/2019 di investimenti e ha visto lo stanziamento di 13 milioni e 500mila euro. Durante la fase di sostituzione non ci saranno disagi per gli utenti perché rimarrà in funzione il vecchio sistema e saranno, anzi, ridotte le perdite d’acqua, ora pari a 4/5 milioni di metri cubi (25%). Si miglioreranno anche gli allacciamenti fra i vari punti della rete di distribuzione». Gli interventi saranno svolti da un’associazione temporanea di imprese composta da Consorzio Stabile Coseam Italia e Società cooperativa Braccianti Riminese».

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«A fine 2019 avremo uno degli acquedotti più moderni d'Italia - ha specificato il sindaco Bellelli - In un paese dove la rete idrica è un colabrodo e dove non si investe sotto terra, andiamo controcorrente perché sprecare acqua è immorale».

Il lavoro da fare è ancora arduo: sui 400 chilometri di rete di distribuzione, 200 contengono cemento amianto. Ma un primo passo è stato fatto.