Mondo Solidale

Baobab, il dialogo quasi inutile sull'accoglienza a Roma

La rete legale di supporto ai migranti in transito denuncia la grande situazione: "Le dichiarazioni dell’Assessore Baldassarre confermano la non volontà di occuparsi degli immigrati che passano nella capitale"

1 minuti di lettura
ROMA - La rete legale di supporto ai migranti in transito, nata nei mesi scorsi per favorire l’orientamento legale ai migranti di passaggio da via Cupa, a Roma, denuncia ancora una volta il pugno duro usato contro le persone accampate presso la stazione Tiburtina, sgombrati e identificati dalle forze dell’ordine senza l'offerta di alcuna soluzione alternativa da parte delle istituzioni.

L’accoglienza dei rifugiati e l’emergenza freddo. Si attrae l'attenzione sulle dichiarazioni dell’assessore capitolino Laura Baldassarre la quale, attraverso i social network, fa sapere che il Comune è al lavoro per l’apertura di un ulteriore HUB regionale e invita i migranti ad attendere una potenziale collocazione dopo l’apertura del circuito di accoglienza dell’emergenza freddo, che avverrà il prossimo 1° dicembre. "Questa ultima indicazione dell’assessore - si lege in un comunicato della Rete - è quantomeno inappropriata, in quanto il circuito emergenza freddo, programmato per offrire una tutela per i senza fissa dimora, non può essere la soluzione per i migranti in transito nella Capitale, bisognosi non solo di assistenza materiale, ma soprattutto di orientamento e supporto legale e quindi di mediatori e operatori specializzati. Ricordiamo inoltre - si legge ancora  - che per la realizzazione di un HUB regionale indicato come soluzione imminente, si deve verosimilmente attendere una deliberazione regionale ancora in via di elaborazione dagli uffici della Giunta".

L'assenza di dialogo con le parti sociali. "Le politiche dell’accoglienza - recita ancora il documento della Rete di supporto ai migranti in transito a Roma - devono trovare uno spazio di dialogo per essere elaborate al meglio e desta grande stupore che l’Assessore vanti nelle sue dichiarazioni percorsi di condivisione smentiti da tutto il mondo laico e cattolico, associativo e di volontariato, che a Roma da anni si occupa di costruire tutele e assistenza al mondo migrante. Le politiche di gestione dei flussi migratori e dell’accoglienza - prosegue il comunicato - devono essere frutto di una governance attenta e competente, che sappia legare diritti e inclusione con la capacità di governare possibili emergenze, senza bloccare la macchina amministrativa".

Utilizzare gli strumenti ordinari per l’accoglienza. Infine c'è l'invito all’Assessore e la Giunta di elaborare un piano partecipato per ripensare il sistema di accoglienza, che a Roma evidenzia non poche criticità, sia dal punto di vista gestionale che dell’accesso alla procedura e ai diritti, pregiudicando la stessa capacità di inclusione. "È impellente mettere fine al sistema 'cabala' dell’accoglienza - dice ancora la nota diffusa - caratterizzato da un doppio binario che non garantisce parità di trattamento e inclusione, ma che anzi continua ad essere simbolo di emergenzialità e temporaneità, rafforzando le sinergie con il sistema SPRAR".