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Route du Rhum, per il velista sardo ancora un traguardo da protagonista

Vento di Andrea! Un'altra vittoria

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L'Atlantico in 20 giorni, 2 ore, 19 minuti e 36 secondi, Andrea Mura porta il glorioso 50 piedi Vento di Sardegna all'ennesima vittoria: è secondo assoluto di classe e primo tra i monoscafi, davanti alla leggenda Sir Robin Knox-Johnston. La Sardegna conquista Guadalupe. E Andrea da oggi si concentra sul progetto Vendée con una nuova barca - GUARDA IL VIDEO DELL'ARRIVO!


Andrea Mura colpisce ancora. Il navigatore sardo, con i colori dei 4 mori e della Regione Sardegna ovunque su scafo, vele, bandiere, abbigliamento, entra trionfale nella baia di Guadalupe, chiude secondo assoluto nella classe "Rhum" battuto solo dal trimarano di Anne Cazenueve, e primo tra i monoscafi dopo una non facile "battaglia" navale con il 73enne Sir Robin Knox-Johnston, leggenda vivente della vela oceanica, arrivato 5 ore dopo, a bordo di una barca di 10 piedi più lunga e di qualche anno più vecchia, a sua volta dal passato glorioso al comando di Giovanni Soldini.

Le storie, gli oceani e i navigatori si intrecciano in questo arrivo del terzo italiano in gara alla Rhum 2014, la corsa dei record e dei grandi interpreti. Volendo fare una sintesi, nella transat quadriennale più importante, con il meglio del meglio dello yachting oceanico (in termini di barche, marinai, tecnologia, progetti, sponsor, media) in mezzo a tanti record frantumati e personaggi da libri di storia, la vela italiana ha detto la sua. Non abbiamo ancora un Alex Pella capace di vittoria e record, ma abbiamo tre ottimi marinai, con caratteristiche e approccio diverso, pronti a crescere insieme visto che faranno il prossimo Vendée Globe.

Siamo curiosi di vederli all'opera, al confronto, con barche finalmente al livello dei navigatori espressi dalla cultura francese in questo tipo di vela. Vederli competitivi, e stare a guardare cosa succede. Ne abbiamo avuto qualche assaggio sui Mini 650, con più di un italiano grande protagonista, da vertice assoluto. Nei prossimi anni forse questo potrebbe accadere anche sulle classi più grandi e sotto lo sguardo dei media e del grande pubblico.

Alessandro Di Benedetto, Giancarlo Pedote e Andrea Mura (in ordine d'arrivo con le rispettive classi a Guadalupe) sono le punte di iceberg della nostra vela oceanica, sotto alle quali c'è una base che sta crescendo e che potrà dare frutti futuri anche numerici, oltre che esprimere vette di classe capaci di vincere o battere record. O entrambe le cose. Intanto la Rhum ha detto che ci siamo, il processo va avanti, e grazie a tutti coloro che lo rendono possibile.


Secondo posto assoluto e soprattutto primo dei monoscafi in classe “Rhum”: Andrea Mura ha tagliato il traguardo della Route du Rhum Destination Guadeloupe 2014, percorrendo la distanza da Saint-Malò in 20 giorni/2 ore/19 minuti/36 secondi.

IL VIDEO DELL'ARRIVO E LE PRIME DICHIARAZIONI DI ANDREA



UN ALTRO SUCCESSO
Un altro successo per il navigatore solitario sardo, che corre su Vento Di Sardegna con i 4 Mori sulla prua per promuovere colori della Regione Sardegna nel mondo.

Una Route du Rhum complessa, per Andrea Mura. Una corsa combattuta, piena di insidie e “zone morte”. Così è la vela: non basta fare calcoli quando la meteo diventa instabile e il vento si fa attendere.

Un vento che sembrava arridere al velista sardo, che ha tenuto la testa durante le burrasche tra la Manica e l’Atlantico settentrionale, ma che è restato intrappolato nell’anticiclone delle Azzorre, superato indenne dalla veloce flotta dei maxi trimarani della classe Ultime e dalla flotta degli IMOCA, ma che ha catturato invece Vento di Sardegna rallentando per due giorni la sua corsa verso Point à Pitre, nelle Antille Francesi.

Dietro di lui, un trimarano, ANEO, condotto con leggerezza da Anne Caseneuve, abile ad approfittare dell’empasse di Mura per guadagnare la testa della corsa e non lasciarla più.

Una corsa contraddistinta da una splendida rincorsa: Mura, scivolato al quinto posto, ha coraggiosamente e inesorabilmente risalito le posizioni fino al secondo posto assoluto finale. Lottando e pianificando, sacrificando ore di sonno e cercando gli assetti migliori per tornare in corsa.

Da segnalare la battaglia sportiva con Wilfrid Clerton su “Cap Au Cap Location”, che ha chiuso in quarta posizione, ma soprattutto la “sfida” con la leggenda Sir Robin Knox-Johnston su “Grey Power”, 75 anni di esperienza e passione, messa al servizio di uno sport estremo come la navigazione oceanica.

“E’ stata una Route du Rhum faticosa e piena di imprevisti, più dura dell’edizione 2010 – conferma Mura - Dopo le burrasche nella prima parte della regata e la fase di calma nell’anticiclone delle Azzorre, nella parte finale è stata una sfida entusiasmante e un onore lottare con sir Robin e - nonostante alcune piccole avarie - tagliare il traguardo come primo dei monoscafi”.

Impressionante ruolino di marcia per Vento di Sardegna, il veloce Open 50 disegnato da Felci e protagonista ad oggi di quattro vittorie e un secondo posto nelle sue cinque apparizioni “ufficiali” (Route du Rhum 2010, Twostar 2012, Quebec-S. Malò 2012, Ostar 2013, Route du Rhum 2014).

Testa e cuore ora al nuovo progetto, l’IMOCA 60 con cui Mura tenterà l’assalto al Vendèe Globe nel 2016.

ventodisardegna.com
andreamura.me 
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