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Retelit, via alla commercializzazione del cavo sottomarino Europa-Asia

di Andrea Biondi

(Alamy Stock Photo)

2' di lettura

Retelit avvia la commercializzazione del cavo sottomarino AAE-1, il sistema in fibra ottica che collega l’Europa all'Asia, passando per Bari. Arriva alla piena operatività, quindi, il progetto realizzato da un consorzio internazionale cui aderisce la stessa Retelit. Si parla di 25mila km di infrastruttura sottomarina, che si estendono da Marsiglia e Bari al Far East, attraversando 19 Paesi, e da oggi sono pronti a soddisfare la domanda di banda da e per l’Asia da parte di operatori, Carrier e Ott internazionali. Una domanda importantissima visto che si parla dell’oro dei tempi moderni: il traffico dati, passando, peraltro, da aree sensibili del pianeta.

L’impegno complessivo della società, che ha costruito a Bari (nuovo gateway del Mediterraneo) il collegamento del cavo alla sua rete terrestre, è pari a 61,5 milioni da spesarsi in 20 anni. La quota d’ammortamento annua è quindi di circa 3,5 milioni. Secondo quanto indicato dal piano d'impresa, l’iniziativa potrebbe generare a favore di Retelit, tra il 2017 e il 2020, un fatturato cumulato tra 45 e 50 milioni.

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Il gruppo – 49,6 milioni di euro fatturati nel 2016 e utile netto di 2,9 milioni, quotato a Piazza Affari – punta evidentemente sul cavo per spingere la crescita. Una parte importante dell’incremento di attività previsto (il piano industriale prevede, per fine 2017, un fatturato atteso attestarsi in un range tra 60 e 63 milioni) ce l’avrà l’offerta di connettività ad aree industriali. Alla fine, l’idea è quella di arrivare, in un orizzonte temporale al 2021, ad avere introiti in parti uguali dalle 4 attività di business dell’azienda: proposizione corporate (data center, cloud e servizi gestiti per aziende e Pa), attività wholesales (vendita agli operatori di capacità e connettività) sul territorio italiano, wholesales sul piano internazionale e ricavi derivati dallo sfruttamento del cavo sottomarino AAE-1.

Il cavo, la cui posa è stata completata fino al Vietnam, conta alla data odierna 19 “terminal station” internazionali connessi sui 21 totali (20 landing point e un'estensione terrestre, Singapore). L'ultima tratta di posa del cavo, per connettere il PoP di Hong Kong, sarà completata immediatamente dopo l’estate.

«Siamo orgogliosi – ha commentato Federico Protto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Retelit – che la realizzazione del cavo sottomarino AAE-1 si sia conclusa nei tempi fissati e nella cornice di budget stabilita. La sfida che ci aspetta adesso, dopo aver rispettato tempi e investimenti, è quella di portare la maggior parte del traffico in Italia, facendola diventare il principale punto di snodo dei flussi di traffico provenienti da Asia e Middle East. Con tale importante risultato, possiamo dare il via al trasporto di traffico fatturabile lungo la rotta».

In questo periodo di consolidamento (vedi caso Infracom), anche per Retelit intanto sarebbero arrivate manifestazioni di interesse. Rumors di mercato indicano un interesse di Amazon per i datacenter della società.

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